Roma, cinque casi di morso di ragno violino in un Municipio della Capitale, ed è subito aracnofobia: ecco quando questa specie morde e gli effetti del veleno
Allarme da un farmacia del Municipio XI di Roma per la ricorrenza di alcuni casi di morso di ragno violino. Un’emergenza inusuale vista la scarsa casistica del fenomeno, ma che merita un approfondimento prima che le conseguenze diventino gravi.
Il ragno violino: gli effetti del morso
Il ragno Violino è originario dei paesi dell’area mediterranea ma solo un lontano parente dei ragni americani più temibili, secondo quanto riferisce la rivista specializzata Aracnofilia, individuando invece nella specie Loxosceles reclusa (foto in basso) e Loxosceles laeta, quelle più pericolose.
In questo caso, il ragno violino probabilmente responsabile dei morsi segnalati in questi giorni, ha dimensioni abbastanza piccole (massimo 9 mm di corpo e 4-5 cm con le zampe), si presenta di colore marrone chiaro, con addome uniforme e una macchia sul parte anteriore, che può vagamente ricordare la forma di un violino, e da questa caratteristica che deriva il suo nome curioso.
Possiede 6 occhi invece che 8, disposti in modo caratteristico in tre coppie. Ha zampe allungate, sottili, e disposte appiattite lateralmente, che gli permettono di nascondersi in anfratti angusti e piccolissime fessure, che ovviamente ne rendono più difficile l’individuazione. Non costruisce ragnatele vistose ma generalmente si limita a tessere dei fili disordinati nelle zone che usa come nascondiglio.
Il suo habitat naturale è l’ambiente mediterraneo, caldo e asciutto, dove vive nascosto tra gli anfratti delle pietre, adattandosi anche bene nelle case, che gli offrono un clima idoneo tutto l’anno. Per questo motivo lo si può trovare in tutta Italia ed anche nelle zone più urbanizzate.
Ha un’indole molto schiva e per nulla aggressiva, pertanto il ragno ricorre al morso solo in casi rari, e cioè qualora si trovi nei vestiti o nelle scarpe, o venga inavvertitamente schiacciato, ma comunque tra le specie di ragno nazionali, il ragno violino è una di quelle con un veleno in grado di creare comunque problemi di rilevanza medica. Questi però sopraggiungono solo in una piccola minoranza e in persone particolarmente sensibili alla tossina inoculata.
Il suo veleno ha un’azione citotossica, cioè agisce disgregando i tessuti nei dintorni della zona colpita. Inizialmente il morso è asintomatico, indolore e l’area interessata non presenta alterazioni, ma è nelle ore successive che in corrispondenza del morso, compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii. La zona nell’arco delle 48-72 ore successive, può diventare necrotica e ulcerarsi, ma è veramente raro che una lesione necrotica possa diventare di dimensioni più importanti, necessitando così di cure specifiche, atte anche ad evitare infezioni successive.
Nella maggioranza dei casi il morso si risolve a livello cutaneo con un arrossamento dell’area interessata, ed eventualmente una piccola lesione cutanea che fatica a rimarginarsi.
“Sulla questione – ha proseguito nella nota social il consigliere del Municipio XI Marco Palma – investirò se necessario il nostro ufficio tecnico per avviare bonifiche igienico sanitarie nei giardini dei plessi scolastici“.
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.