Piano arenili, per il Campidoglio Castelporziano non è una spiaggia libera

Tra i criteri base del Piano Arenili vi è l'indice di edificabilità sulla base del piano Regolatore Generale

castelporziano

In base al piano arenili, per il Campidoglio Castelporziano non rappresenta una spiaggia libera. La commissione urbanistica si è pronunciata in tal senso parlando a riguardo del piano di utilizzazione degli arenili del mare di Roma. Il Piano è stato votato all’interno di tutte le commissioni consiliari della scorsa consiliatura e “licenziato” dalla Giunta Raggi. Obiettivo? Riconsegnare le spiagge ai romani.

Tra i criteri base del Piano Arenili vi è l’indice di edificabilità sulla base del piano Regolatore Generale

Tra i criteri base resta l’indice di edificabilità sulla base del Piano Regolatore Generale e l’eliminazione delle spiagge di Castel Porziano dal computo metrico del 50% di spiagge libere che è previsto per legge. Tra i quali per l’appunto Castel Porziano non rientra.

La manovra intente abbattere cemento e barriere divisive per rendere piacevole la passeggiata sul lungomare e riconvertire a livello ambientale le spiagge romane, in un momento complesso per l’economia, dando respiro ad aziende e lavoratori tutti.

Ci saranno investimenti di nuovi concessionari che porteranno la spiaggia edificata dal 16% ad un massimo del 5%, ovverosia dei 122.045 metri quadri di edifici che sono allestiti sui 648.430 metri quadri di spiaggia esistente, ne “resteranno” solo 38.526, permettendo di abbattere i tre quarti degli edifici oggi presenti.

Si passerà dunque da 6209 metri quadri di spiaggia libera, questo è quanto risulta dalle misurazioni dal fronte strada, agli 8174 metri, dal 48% al 65% di metri lineari sul fronte mare.

Solo in ambito urbano, cittadino, si supera il 55% di spiagge svincolate dalla logica dello stabilimento balneare.

Così si è espresso a riguardo il consigliere capitolino del M5S e vicepresidente dell’assemblea Capitolina, Paolo Ferrara: Le spiagge, dunque, andranno a bando e i proponenti dovranno portare un progetto che preveda l’abbattimento di tutto ciò che non rispetti il nuovo regolamento. Sono previsti, in particolare, circa 6 km lineari di sostituzione ed eliminazione di elementi divisori: molti di questi diventeranno spazi verdi, fruibili e accessibili a tutti. Così restituiamo ai romani la completa visibilità del litorale, e a Roma la dignità che spetta a una grande Capitale europea che si affaccia sul mare”.

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