Roma, arrestata 26enne che aveva messo in atto la “truffa dell’anello”: ecco come funziona

Con lo "stratagemma dell'anello" la ragazza era riuscita ad introdursi a casa di una anziana signora e ha rubato oggetti di valore e denaro contante mettendo in atto la truffa

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Immagine di repertorio

Roma: la polizia di stato, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di una 26enne, arrestata per essere gravemente indiziata di furto aggravato nei confronti di anziana, che solo adesso ha trovato giustizia, dopo essere stata vittima di quella che potrebbe essere a buon diritto ribattezzata come “la truffa dell’anello”.  

Con lo “stratagemma dell’anello” la ragazza era riuscita ad introdursi a casa di una anziana signora e ha rubato oggetti di valore e denaro contante mettendo in atto la truffa

Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del III Distretto Fidene Serpentara, con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Roma,  hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di misura  cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma,  nei confronti di una 26enne, gravemente indiziata di aver commesso, in concorso con altra persona, un furto aggravato nei confronti di una anziana donna avvenuta lo scorso giugno.

Le attività di indagine hanno permesso di accertare che la giovane donna aveva messo in atto la cosiddetta “truffa dell’anello” e si era presentata con una complice presso l’abitazione della vittima e, con la classica scusa  di verificare la presenza di un anello sul balcone della stessa, che la ragazza aveva asserito alla anziana le fosse caduto dal piano superiore, riusciva ad entrare.

Una volta riusciti ad entrare in in casa adducendo di dover verificare la presenza del fantomatico anello smarrito, però, mentre la complice distraeva l’anziana signora, l’altra metteva a soqquadro l’abitazione rubando oggetti di valore e denaro contante, mettendo in atto il furto e la truffa.

Nelle successive attività, nei mesi a venire, fino ad arrivare alla cattura avvenuta oggi, lunedì 3 ottobre, è stato decisivo anche l’apporto della Polizia Scientifica intervenuta a casa della vittima, dove gli accertamenti tecnici hanno evidenziato la presenza di una impronta papillare su una scatola di metallo nella camera da letto.

Individuata la possibile responsabile del furto, è stata poi riconosciuta dall’anziana donna.

Dopo la notifica del provvedimento da parte degli agenti della Polizia di Stato la giovane donna, dimorante all’interno di una roulotte ad Ardea, è stata accompagnata in carcere.

Sono in corso le indagini tese a rintracciare la complice.

Ad ogni modo l’indagata è da ritenere presunta innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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