Civitavecchia, maxi-sequestro al porto: 1429 litri d’olio d’oliva, carne e piante senza certificazione

Gli accertamenti sono stati svolti dall'ufficio delle Dogane di Civitavecchia e hanno portato al sequestro di olio, carne, piante ed alimenti di varia natura

Civitavecchia: i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia e dell’Ufficio Antifrode della DT IV Lazio e Abruzzo, nel corso delle attività di prevenzione e repressione delle frodi, in base all’analisi dei rischi effettuata sugli arrivi nel porto di Civitavecchia dei traghetti provenienti dalla Tunisia, hanno effettuato nel corso del mese di agosto cinque interventi mirati, volti ad incrementare l’attività di controllo nel periodo estivo.

Gli accertamenti sono stati svolti dall’ufficio delle Dogane di Civitavecchia e hanno portato al sequestro di olio, carne, piante ed alimenti di varia natura

I risultati ottenuti hanno visto la scoperta di numerose violazioni relative alla sicurezza sanitaria di prodotti illecitamente immessi sul mercato dell’unione, con il rinvenimento, a seguito dei passeggeri, di un totale di: 1.429 litri d’olio di oliva, 19 piante (olivo e flora varia) non accompagnate da certificato fitosanitario così come previsto dal Regolamento UE 206/2031 relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante,  20 Kg di carne fresca in pessimo stato e senza i relativi certificati.

Civitavecchia, maxi-sequestro al porto: 1429 litri d'olio d'oliva, carne e piante senza certificazione 1

Ai fini del rispetto della normativa doganale, del Regolamento (UE) 2017/625, della tutela della salute dei consumatori finali e della salvaguardia del mercato alimentare nazionale, si è proceduto ad avviare tutta la merce rinvenuta alla distruzione.

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Si tratta della seconda e più importante operazione antifrode che è andata a segno in questi mesi. Eclatante la frode inerenete al commercio di partite di caffè emerso la scorsa settimana. Un enorme giro di fatture false attraverso le quali veniva sistematicamente evasa l’iva. La maxi-frode in questione è stata scoperta dai Finanzieri del Comando Provinciale Roma che hanno eseguito il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore di circa 700.000 euro nei confronti di 10 persone, tra titolari di ditte individuali e amministratori di diritto e di fatto delle società coinvolte, indagate per le ipotesi di reato di omesso versamento di imposte, nonché di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (leggi qui).

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