Grande Roma

Roma, appicca due volte un incendio vicino all’outlet: 60enne in manette

Ha appiccato prima un incendio a luglio. E a distanza di pochi giorni un altro incendio ad agosto. In entrambi i casi innescando le fiamme a ridosso del parcheggio dell’outlet di Castel Romano. Ha un nome e un volto ora l’incendiario senza scrupoli. Si tratta di un 61enne di Pomezia. Le fiamme non gli sfuggivano di mano ma le alimentava appositamente con la diavolina.

L’uomo era solito usare diavolina per alimentare l’incendio. La misura cautelare: dovrà presentarsi tutti i giorni nella caserma vicino casa

All’incendiario, nella mattinata di oggi, 28 settembre, i carabinieri della Stazione di Roma Tor de Cenci hanno notificato un’ordinanza cautelare restrittiva emessa da Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della procura, che prevede l’obbligo di presentarsi tutti i giorni alla Polizia giudiziaria, nel caso specifico alla caserma dei carabinieri di Pomezia nei pressi della sua abitazione.

Il primo incendio risale  al 25 luglio nell’area verde adiacente il parcheggio dell’Outlet in via Ponte Piscina Cupa. Un incendio contenuto solo grazie all’intervento del personale della vigilanza e dipendenti del centro commerciale che nell’occasione hanno utilizzato idranti e estintori a loro disposizione.

Il secondo incendio, una settimana dopo, il 2 agosto, nella stessa area verde e fortunatamente sedato grazie al tempestivo arrivo dei vigili del fuoco.

I carabinieri sono riusciti ad individuare il sospettato, attraverso ad un’attenta visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

Si vedeva l’uomo avvicinarsi all’area verde, limitrofa ai parcheggi – poi interessata dall’incendio – per entrarvi, quindi tornare indietro verso il proprio veicolo che aveva parcheggiato. Dopo circa un minuto si vedeva il fumo fuoriuscire dalla medesima area verde e l’uomo entrare a passo spedito nel centro commerciale per poi riprendere l’auto e allontanarsi.

Grazie, poi, ad alcuni riscontri testimoniali raccolti dai carabinieri, è stata possibile la compiuta identificazione del sessantenne.

Nel corso della notifica della misura cautelare, i carabinieri hanno anche svolto una perquisizione in casa dell’indagato dove hanno trovato gli indumenti indossati i giorni dell’incendio e della diavolina.

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