Assegno unico 2022, data di pagamento ottobre 2022: ecco quando arriva

Assegno unico: ci sono due date ad ottobre per riceverlo. In questo articolo spiegheremo cos'è, come si richiede e gli importi previsti caso per caso

assegno unico maggio 2023

L’assegno unico e universale è la misura, entrata in vigore il 1 marzo 2022, diretta alle famiglie con figli a carico e che ha sostituito molte delle vecchie agevolazioni, come l’assegno di natalità o il premio alla nascita. Il beneficio consiste in una quota mensile riconosciuta ai nuclei familiari per ciascun figlio dal settimo mese di gravidanza e fino a 21 anni. Rappresenta uno dei punti chiave del cosiddetto Family Act, misura che delega il Governo all’emanazione dei decreti legislativi volti a sostenere la genitorialità, favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro di entrambi i genitori e supportare l’occupazione femminile.

Assegno unico 2022, data di pagamento entro ottobre 2022: ci sono due possibilità

Vediamo nel dettaglio quando arriveranno le somme e come funziona il sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. I versamenti relativi agli importi dell’Assegno unico relativi al mese in corso arriveranno:

  • da sabato 15 per coloro che hanno fatto domanda a gennaio e febbraio 2022
  • da giovedì 27 per tutti gli altri beneficiari

Ricordiamo, infatti, che per le domande presentate dal 1° marzo in poi il pagamento viene effettuato a partire dalla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per chi ha presentato la domanda entro giugno 2022, i pagamenti terranno comunque conto delle mensilità arretrate dal mese di marzo.

Assegno unico 2022, come si calcola il pagamento

L’entità dell’assegno unico è progressiva e parametrata all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Gli importi per il 2022 vanno da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro per ogni minorenne a carico. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, la forbice è più ristretta a va da 25 euro al mese a un massimo di 85 euro. Due, in linea generale, i limiti di reddito individuati: sotto i 15mila euro di Isee per avere il massimo dei benefici, sopra i 40mila per avere comunque almeno il minimo.

La somma viene erogata direttamente dall’Inps tramite accredito su Iban oppure mediante bonifico domiciliato dopo aver fatto domanda sul sito internet dell’istituto. Fanno eccezione i beneficiari del Reddito di cittadinanza, che ne hanno diritto senza fare domanda perché viene accreditato direttamente insieme al sussidio.

Nel dettaglio, il meccanismo di calcolo prevede:

  • una quota variabile modulata in modo progressivo (si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15.000 euro, ad un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40.000 euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati per i figli successivi al secondo e in caso di madri di età inferiore a 21 anni;
  • una quota a titolo di maggiorazione per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’assegno al nucleo familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma.

Sebbene sia commisurato all’Isee, l’assegno unico può però essere richiesto ed incassato anche senza presentare una certificazione relativa ai propri redditi. In tal caso, l’interessato riceve l’importo minimo della misura, vale a dire 50 euro al mese per ciascun figlio minore a carico presente nel nucleo familiare. Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati per i figli successivi al secondo e in caso di madri di età inferiore a 21 anni;

Infine, la normativa vigente prevede comunque la possibilità di integrare la domanda in un secondo momento, così da per ricevere anche la rimanente parte spettante. Questo conguaglio, quando richiesto, può essere riconosciuto però solo dal momento in cui i documenti originariamente mancanti vengono effettivamente presentati, quindi senza effetto retroattivo.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.