Ostia, film e trame del cineforum del Teatro del Lido da mercoledì 28 settembre. Di Stasi: "Si ripete una magnifica esperienza di osmosi tra teatro e cinema"
Buone notizie per tutti gli appassionati di cinema e di cineforum del Litorale romano. Dopo la ripresa del Cineclub Cineland del martedì, grazie all’impegno di Stefano Rossigno e di sua zia Rosalba con la neonata Associazione “Il Cineclub di Elisabetta”, un’altro appuntamento da mettere in calendario a cadenza settimanale, sarà quello del cineforum dell’Occhioestraneo il mercoledì.
La programmazione possibile grazie alla collaborazione con il Teatro del Lido, dove si svolgerà interamente è curata dal critico cinematografico Donato Di Stasi, che oltre a selezionare tutti i film, si occuperà dell’introduzione e del dibattito del pubblico in sala. I dettagli.
Torna al Teatro del Lido di Via delle Sirene 22 ad Ostia, la felice collaborazione con il cineforum dell’Occhioestraneo di Donato Di Stasi, che porterà il cinema a teatro in questo autunno appena iniziato, fino al a metà dicembre 2022, con una selezione di film tra le migliori firme registiche e produzioni internazionali, incentrate su temi di attualità sociale e politica, senza escludere un raffinato divertimento.
“Il cineforum – ci ha spiegato Di Stasi – nasce proprio dall’esigenza di proporre nel territorio, delle attività culturali che siano soprattutto un motivo di incontro e di condivisione, e certamente – sottolinea il critico – il buon cinema lo è, perché permette di riflettere sulle grandi questioni esistenziali, antropologiche e politiche”.
Una serie di temi della nostra stringente attualità, non mancheranno, a partire dalla guerra e l’emancipazione femminile, con diverse figure che nel programma che partirà domani con la proiezione di “Un divano a Tunisi”, verranno di volta in volta introdotte sapientemente dal professor Di Stasi: “Quel che si verrà raccontato prima del film in sala, non è ovviamente la trama, ma la spiegazione o, per meglio dire, l’inquadramento di una panoramica sul contesto sociale dell’opera filmica – prosegue Di Stasi – fornendo al pubblico anche alcune utili chiavi interpretative da discorrere insieme per chi vorrà farlo, alla fine della visione”.
La nuova stagione del cineforum del TdL, regalerà come quei tesori scoperti per caso, ore piacevoli e culturalmente appaganti insieme al cinema d’autore, in una sinergia tra teatro e cinema che funziona, e che ha sempre portato gli appassionati del teatro ad accogliere questa programmazione, e viceversa.
Mercoledì 28 ottobre, per il primo appuntamento è stato scelto un film del 2019, Un divano a Tunisi, la storia di una psicanalista che lascia Parigi per tornare alle sue radici per provare a cambiare situazioni e abitudini secolari. Il film, diretto dalla regista Manele Labidi, presenta momenti di commedia assai godibili, ma anche scene molto intense e coinvolgenti emotivamente. Per l’opera il film ha ricevuto il premio per la migliore sceneggiatura.
Belfast di Kenneth Branagh (Gran Bretagna 2021) – Genere: biografico, storico, commedia. Ambientato negli anni ’60 del Novecento, all’inizio del conflitto nordirlandese tra cattolici e protestanti, il film racconta con il filtro della nostalgia le vicende di una famiglia della working class. Epico, intenso, storicamente ineccepibile, commovente. Dedicato a chi è partito, a chi è rimasto, a chi si è perso.
Aria ferma di Leonardo Di Costanzo (Italia 2021) – Genere: drammatico commedia, è ambientato in un carcere che sta per essere chiuso, dove sono rimasti soltanto alcuni agenti e pochissimi reclusi che attendono di essere trasferiti in una nuova prigione. Giorno dopo giorno l’attesa cancella le vecchie regole e ne crea di nuove e con esse una nuova e fragile comunità di delusi e disperati. Una memorabile interpretazione di Toni Servillo e Silvio Orlando.
Il capo perfetto di León de Aranoa (Spagna 2021) – Genere: commedia sociale brillante. La fabbrica Blanco Básculas è apprezzata per la qualità delle bilance che produce, oltre che per la magnanimità e il carisma del suo proprietario, un insolito e accattivante Javier Bardem. La vita di fabbrica oggi con le sue contraddizioni e le ultime resistenze ai processi di globalizzazione e omologazione. Una commedia amara, divertente e corrosiva nella tradizione del migliore cinema spagnolo.
Un altro mondo di Stéphane Brizé (Francia 2021) – Genere: commedia. A causa del suo faticoso lavoro e delle forti pressioni esercitate dai suoi dirigenti, il manager Philippe Lemesle è prossimo alla separazione con la moglie. Le scelte professionali che è costretto a compiere si ripercuotono su tutta la sua famiglia, distruggendone l’equilibrio. In questa delicatissima situazione lavorativa e privata Philippe si trova a dover scegliere quale direzione dovrà prendere la sua vita. Un film potente e ambizioso. Un indimenticabile Vincent Lindon nei panni logori di Philippe Lemesle.
La ragazza d’autunno di Kantemir Balagov (Russia 2019) – Genere: storico, commedia sociale. Leningrado distrutta e allo stremo, appena dopo la conclusione della seconda guerra mondiale nel 1945. Due giovani russe, legatissime ma diverse in tutto, tentano di mettere ordine nei loro ingarbugliati destini. Centro dell’azione è un ospedale militare in cui la vita e la morte sembrano scambiarsi i ruoli, con quel misto di freddezza e profondo coinvolgimento emotivo che è il segreto dell’anima russa. Il giovane regista Kantemir Balagov conferma il suo talento visionario, senza temere di proiettare nella storia passata i problemi del nostro presente come l’eutanasia, la maternità surrogata e l’omosessualità.
Le verità di Hirokazu Kore-Eda (Giappone 2019) – Genere: commedia. Storia di un rapporto conflittuale tra una madre, ammiratissima stella del cinema, e una figlia, sceneggiatrice e afflitta dall’ingombrante figura materna. Quando si ricongiungono, dopo anni di lontananza, riemergono verità non dette, antichi risentimenti, confessioni rimaste inascoltate. Kore-Eda ci ipnotizza con il suo tocco registico così leggero e geometrico, capace di rendere straordinario l’ordinario e sorprendente il già noto.
Qualcosa di meraviglioso di Pierre-François Martin-Laval (Francia 2019) – Genere: biografico, commedia. Non tutte le storie di disperazione finiscono male. Fra i tanti che cercano la salvezza in Europa, qualcuno riesce a trovare la strada giusta. Il film è tratto da una storia vera, quella di Fahim e del padre fuggiti dal Bangladesh per arrivare in Francia. Fahim ha otto anni e una grande passione per gli scacchi. L’incontro con un ex campione, interpretato da un immenso Gerard Depardieu, cambierà per sempre il suo destino. Un film di verità e umanità, di sentimenti veri e di sguardo disincantato sul nostro complesso presente.
L’età giovane di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio 2019) – Genere: drammatico, commedia sociale. Il film racconta la storia di Ahmed, un tredicenne belga musulmano intenzionato ad abbracciare il radicalismo della sua religione e a uccidere la propria insegnante. Nessuno sembra riuscire a comunicare con lui, né la madre né i suoi coetanei, né tanto meno la sua professoressa, ignara del destino che l’attende. Ormai prigioniero dei suoi pensieri, Ahmed si trova di fronte a una dura scelta: macchiare le sue mani di sangue, o preservare la sua purezza adolescenziale. Un film attualissimo, una prova d’autore da parte di due dei migliori registi europei in circolazione.
Una notte di 12 anni di Álvaro Brechner (Argentina 2019) – Genere: biografico, storico. Nel 1973 la dittatura uruguayana ha schiacciato e smantellato ogni forma di opposizione. Nove prigionieri Tupamaro vengono tenuti per 12 anni in isolamento, tra questi il futuro presidente dell’Uruguay Pepe Mujica. Ispirato a una storia vera, Una notte di 12 anni è un film portentoso, un crescendo di grande umanità, un inno alla forza dello spirito. Scava una strada nel cuore dello spettatore e fa riflettere sulle recenti derive autoritarie in giro per il mondo.
Oltre la notte di Fatih Akin (Germania 2017) – Genere: drammatico, commedia. Il fifilm racconta la vita di Katja (Diane Kruger), che cambia completamente quando il marito Nuri e il figlio Rocco muoiono in un attentato, uccisi da un’esplosione. Circondata da amici e parenti, la donna prova ad andare avanti dopo il dramma vissuto, ma per lei è impossibile vivere senza la sua famiglia. Fermamente decisa a ottenere giustizia, Katja cerca di individuare gli assassini, sostenuta dall’avvocato di famiglia e migliore amico del marito. Convinta che l’attentato sia di matrice neo-nazista, si batte per dimostrare la sua tesi contro quella della polizia, sostenitrice invece della pista del narcotraffico. Fatih Akin realizza un film di grande impatto, scendendo nelle profondità inesplorate dell’animo umano.
Per informazioni, consultare il sito www.occhioestraneocineforum.it e chiamare il numero: 3284185611.
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.