Quattro pusher in carcere, e quattro ai domiciliari. E’ stata battezzata lockdown l’ultima operazione antidroga portata a termine dalla Squadra Mobile di Roma. I pusher si spacciavano per rider. Invece delle pizze, però, consegnavano per lo più cocaina.
I pusher-rider specializzati in consegne a domicilio durante il lockdown. Droga anche in carcere
I pusher di nazionalità italiana e albanese, nel periodo più duro della pandemia, erano diventati i padroni dello smercio di cocaina, hashish e marijuana all’Alessandrino – Togliatti effettuando anche consegne a domicilio in bici e scooter. Bastava loro indossare la casacca di una nota società di rider del tutto estranea alla banda.
A tenere le redini due albanesi operanti nella zona di Montespaccato. Nella fase delle indagini gli investigatori hanno trovato nel vano ricavato da una carrozzeria di un’auto due pacchi contenenti 3 chili e mezzo di cocaina.
Non è stato l’unico sequestro. Tra i tanti altri i poliziotti in una circostanza sono riusciti a intercettare anche un pacco postale diretto ad un detenuto di un carcere romano. All’interno di uno scatolone maglie e pantaloni, e un accappatoio nelle cui cuciture erano sistemati dei pezzetti di hashish.
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