Roma, al San Giovanni Addolorata il primo centro per garantire continuità assistenziale post ricovero ai senza fissa dimora: inaugurato anche il nuovo blocco parto all'insegna del comfort e tecnologia
L’Ospedale San Giovanni di Roma da’ l’esempio nella Capitale sul fronte dell’accoglienza sanitaria alle persone in condizione di fragilità sociale, con il primo centro dedicato all’assistenza sanitaria dei senza fissa dimora, nato grazie ad un accordo di collaborazione con Roma Capitale.
Nella struttura verrà garantita la cosiddetta continuità assistenziale, in una dignitosa condizione di post ricovero a persone socialmente fragili: “Oltre a questo – ha spiegato il Direttore generale Tiziana Frittelli – il Centro potrà garantire anche un efficace turn over di posti letto dando una risposta immediata alle esigenze sanitarie del nostro territorio”.
Secondo i dati forniti dalla Direzione dell’AO San Giovanni Addolorata, lo scorso anni sono stati oltre 200 i pazienti senza fissa dimora ricoverati, e che oggi grazie a questo obiettivo raggiunto con il principio della Continuità assistenziale, consentirà un maggior monitoraggio del pazienza fragile.
Con il completamento dei lavori di riqualificazione del Blocco parto dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, sempre questa mattina un altro taglio del nastro alla presenza delle Autorità, è stato fatto in questi nuovi ambienti. Il nuovo blocco come stato spiegato dal Direttore generale Tiziana Frittelli, prevede una maggiore sicurezza e tecnologia, per gestire tutte le fasi del pre-partum, partum e post-partum.
Tutti gli ambienti sono stati ristrutturati riservando particolare attenzione anche al comfort e alla loro umanizzazione: “Attraverso l’uso del colore ad esempio viene agevolato l’orientamento dei pazienti e del personale sanitario nel reparto, dotando le quattro sale travaglio/parto di illuminazione Led Rgb Multicolor e di impianto di diffusione sonora personalizzabile dall’utenza e prevedendo in ogni sala una parete fotografica ispirata ai temi dei quattro elementi naturali: fuoco, aria, acqua e terra“.
Presenti anche quattro isole neonatali dotate di tutti i presidi necessari per l’assistenza al neonato e per le neomamme che hanno bisogno di monitoraggio e osservazione prolungati dopo il parto, prima del trasferimento in reparto è disponibile una stanza con quattro letti dedicata all’assistenza semi-intensiva.
A garantire anche una maggior tutela delle partorienti, nel blocco è anche presente una sala operatoria per i parti con taglio cesareo ed eventuali emergenze ostetriche, che rispetta tutte le misure di sicurezza, sia dal punto di vista strumentale che tecnico, e dispone di un’isola neonatale dedicata.
“L’ intervento di ristrutturazione – ha spiegato il Direttore generale AO San Giovanni Addolorata Tiziana Frittelli – si inserisce coerentemente nel piano di innovazione che abbiamo avviato per tutte le attività sanitarie connesse all’area sanitaria materno infantile, e la cui attuazione è partita con l’inaugurazione del nuovo ambulatorio pediatrico del presidio Santa Maria del maggio scorso e del nuovo reparto di Ginecologia del San Giovanni del giugno scorso, e che si concluderà con l’ultimazione del nido e del reparto di degenza ostetrica, i cui lavori sono in corso, e successivamente con la ristrutturazione degli ambienti destinati alla Ivg – ha concludo il Direttore generale”.
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