Latina, pugni ad un incontro di boxe...ma fuori dal ring. Daspo a padre e figlio. Uomo aggredito sottoposto ad intervento chirurgico: le sue condizioni
Pugni ad un incontro di boxe. Ma a darsele di santa ragione non sono i due pugili, ma gli spettatori. Per questo motivo, sono stati raggiunti dal provvedimento di Daspo Urbano un 46enne di Cisterna di Latina, già con precedenti, e suo figlio 18enne, accusati di aver aggredito un uomo di 35 anni a pugni durante una serata di pugilato. Una scena a cui hanno assistito centinaia di persone tra spettatori e clienti dei bar presenti nelle vicinanze.
L’aggressione è stata talmente violenta che hanno causato al 35enne gravi lesioni personali con conseguente intervento chirurgico in ospedale. Il Commissariato Distaccato di P.S. di Cisterna di Latina ha quindi denunciato i due aggressori per i reati di lesioni personali gravi.
È scattato così il divieto, per il periodo di un anno per l’uomo e di sei mesi per il figlio, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo ricadenti nella zona della movida cisternese. In caso di violazione il destinatario rischia la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.
Proprio per arginare i sempre più frequenti casi di episodi violenti in luoghi ad alta affluenza di persone, sono stati azionati tutti gli strumenti già utilizzati in ambito sportivo, come appunto quello di impedire agli autori di violenze nelle aree della movida di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, analogamente a quanto previsto dal Daspo sportivo.
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