Infernetto, preoccupazione dei residenti per il rischio di esondazione del Canale Palocco: "Chiediamo un intervento di pulizia urgente che consenta il deflusso dell'acqua"
L’alveo del Canale Palocco prima dell’ingresso nella tenuta di Castel Porziano, è invaso dalla vegetazione così come l’immissione dell’influente “Fosso del Confine” completamente ostruita e a rischio di esondare con le prossime piogge. La denuncia social arriva oggi, dopo che i cittadini avevano già chiesto un riscontro sulla tempistica per un’urgente intervento di pulizia, agli enti competenti.
Da questo fine settimana entreremo nella stagione autunnale con tutto quel che comporta, e cioè le previste piogge abbondanti che metteranno a dura prova il territorio del Litorale romano sulla costa e nell’entroterra.
Proprio da qui, in particolare dal Quartiere Infernetto i cittadini hanno espresso in queste ore preoccupazione per la condizione del Fosso Confine nel Canale Palocco, completamente ostruito a causa della vegetazione cresciuta in modo indiscriminato senza alcuna manutenzione.
“L’ostruzione dell’immissione nel Canale Palocco dell’influente Fosso del Confine, causato della fitta vegetazione presente (foto in basso), nel caso delle previste abbondanti precipitazioni dei prossimi giorni, potrebbe impedire il regolare deflusso dell’acqua con il rischio di esondazioni – spiegano nella nota alla redazione”.
Una spiacevole circostanza che come già avvenuto, ha causato l’allagamento di alcune abitazioni, fortunatamente senza conseguenze per le persone residenti.
“Della presenza della fitta vegetazione nell’alveo del Canale Palocco con tutto quello che potrebbe causare – proseguono -, abbiamo già informato il Consorzio di Bonifica responsabile della manutenzione dei canali, il Presidente del X Municipio e l’Assessore e la Commissione Ambiente del X Municipio, ma per il momento senza alcun riscontro“.
La vegetazione ostruisce anche il tratto dell’alveo del Canale Palocco precedente al suo ingresso nella Tenuta di Castel Porziano, che già oggi rallenta notevolmente il deflusso della poca acqua presente.
Ecco perché, quello che chiedono i cittadini, è né più né meno, un intervento di pulizia, che poteva essere fatta prima, in previsione, ma che a questo punto è diventato indispensabile e urgente.
Un’esigenza legittima per di più, con negli occhi la terribile condizione di emergenza nelle Marche, che aumenta il timore degli allagamenti, e la consapevolezza che la mancanza di manutenzione e di pulizia di canali, tombini e caditoie è arrivata al punto in cui gli interventi non possono più essere rimandati: “E essenziale ora, sapere intanto se è prevista la pulizia, e la tempistica di questi interventi – concludono”.
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