Prezzo benzina e diesel, nuova proroga per il taglio delle accise fino al 17 ottobre 2022

Ecco nel dettaglio tutti i tagli che verranno applicati anche nelle prossime settimane.

prezzo benzina e diesel

Caro carburanti. Nuova proroga del Governo sul taglio delle accise di benzina, GPL e diesel. La sospensione è stata prolungata di un ulteriore mese.

Prezzo benzina e diesel, tutto sulla nuova proroga del taglio delle accise

Sarebbe scaduto il 20 settembre 2022 il termine per il taglio delle accise sui carburanti deciso dal Governo. Ora, con il nuovo decreto congiunto tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero della Transizione Ecologica, cambiano ancora le cose: la sospensione del taglio passa al 17 ottobre 2022.

In un periodo storico di grande incertezza e di crisi economica, guadagnare altri trenta giorni significa molto per i lavoratori e le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese.

I prezzi dei carburanti

Anche nelle prossime settimane, quindi, verranno applicati i seguenti tagli:

  • 30,5 centesimi al litro sul prezzo di benzina e gasolio;
  • 10,5 centesimi al litro sul prezzo del GPL.

Ricordiamo che in realtà il taglio netto delle accise corrisponde a 25 centesimi in meno al litro per benzina e diesel e 8,5 in meno per il GPL, ma sommando l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), si arriva alle cifre sopra indicate.

Taglio sui prezzi di benzina e diesel: dove ha preso i soldi il Governo?

Il Governo sta compensando le minori entrate derivanti dai carburanti con un maggiore gettito fiscale.

Ecco che cosa recita l’articolo 1, comma 290 della Legge Finanziaria 2008:

Ai fini della tutela del cittadino consumatore, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, le misure delle aliquote di accisa sui prodotti energetici usati come carburanti ovvero come combustibili per riscaldamento per usi civili, stabilite dal testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni, sono diminuite al fine di compensare le maggiori entrate dell’imposta sul valore aggiunto derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio“.

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