Il rapper neomelodico si era impegnato in un concerto a Rocca Cencia. Il minisindaco ha detto "no"
Nuovo altolà al rapper neomelodico Niko Pandetta. Il cantante dovrà mettere di nuovo via il microfono, almeno a Roma. E’ stato appena annullato un suo concerto nel parcheggio di un bar a Rocca Cencia. Era previsto per sabato 17 dicembre. A disporre il divieto il VI Municipio sulla base delle indicazioni della Questura. Ci potrebbero essere ripercussioni di ordine e sicurezza pubblica, la spiegazione fornita.
Il divieto è contenuto in un’ordinanza del Municipio VI a firma del presidente Nicola Franco. “Fin dal primo giorno del nostro insediamento abbiamo detto che la lotta alla criminalità e il ripristino della legalità sarebbero state le nostre battaglie cardini”, ha fatto sapere il minisindaco.
Un anno fa Niko Pandetta aveva incassato un’altra bocciatura: era stato annullato il suo concerto ad Ostia. Il ‘no’ all’esibizione, in quel caso, era stato deciso dall’amministrazione grillina all’epoca al governo del X Municipio.
Non si tratta di un altolà isolato per il nipote del boss catanese Salvatore Cappello, condannato al 41 bis e per il quale il rapper neomelodico ha scritto la canzone “Dedicata a te”, un testo che di fatto gli ha bruciato la carriera nonostante sia stata rimossa dal web come lo stesso cantante ha fatto notare a più riprese.
Il 10 settembre, il rapper siciliano avrebbe dovute tenere un altro concerto a Poggio Mirteto, in provincia di Rieti: anche questo è stato vietato dal questore. Situazione analoga mesi fa a San Cesareo. E, per risalire nel 2021, a Latina.
Alla base della nuova bocciatura una nota della Questura di Roma. Via Genova infatti ha infornato il VI Municipio che nei confronti del rapper di origine siciliana pende una “proposta di sorveglianza speciale” emessa dalla polizia di Catania e che “nel 2018 lo stesso era stato trovato con alcuni pregiudicati in zona Tor Bella Monaca tra i quali uno con cattura in atto emessa dal Gruppo Carabinieri di Frascati”.
Nel brano dal titolo “Dedicata a te”, il trapper aveva inserito alcuni versi dal significato inequivocabile: “Zio Turi io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis”.
Il trapper alle polemiche ha sempre risposto ritenendo le “accuse” infondate.
“ll brano che mi si contesta è stato rimosso dalle scalette dei miei Live Show ben 5 anni fa– la sua risposta – Ribadisco che potrei essere d’esempio per molti giovani che hanno vissuto o vivono la realtà che ho vissuto anche io. Nella mia vita ho commesso molti errori e li ho pagati sempre a caro prezzo”.
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