Roma, carne avariata e celle frigo sporche: chiuso alimentari

Polizia Locale chiude alimentari per gravi carenze igienico-sanitarie. All'interno trovata anche carne avariata e 60 chili di alimenti privi di tracciabilità

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Odore nauseabondo, pessime condizioni igienico sanitarie degli ambienti e delle attrezzature, carne avariata e prodotti mal conservati sono tra le principali anomalie rilevate dalla Polizia Locale nel corso dei controlli presso un negozio di alimentari nel quartiere Montesacro a Roma. Multe per un ammontare complessivo di 2400 euro nei confronti del gestore.

Polizia Locale chiude alimentari per gravi carenze igienico-sanitarie. All’interno trovata anche carne avariata e 60 chili di alimenti privi di tracciabilità

Stava svolgendo una serie di verifiche di polizia amministrativa presso gli esercizi commerciali nei quartieri del III Municipio, la pattuglia del III Gruppo Nomentano dei caschi bianchi che ha riscontrato irregolarità tali da portare alla chiusura immediata di un alimentari.

Gli agenti, diretti da Emanuele Moretti, fin dall’inizio degli accertamenti hanno potuto notare una scarsa pulizia dei locali e di alcune attrezzature, avvertendo inoltre un cattivo e persistente odore presente in tutti gli ambienti. Avviata un’accurata ricognizione, gli operanti hanno trovato nel retronegozio carne avariata e pollame in cattivo stato di conservazione appesi al muro o accatastati a terra.

A seguito di ulteriori controlli, è stato possibile accertare anche le pessime condizioni igieniche delle celle frigorifere e la presenza, tra le merci merce poste in vendita, di oltre 60 chili di prodotti alimentari confezionati, nonché di frutta e verdura esposta, privi delle indicazioni obbligatorie relative alla tracciabilità e provenienza.

Considerata la gravità della situazione e i pericoli derivanti per la salute dei clienti, gli agenti hanno chiesto subito l’intervento del personale ASL che ha disposto l‘immediata chiusura dell’esercizio, la distruzione di tutti gli alimenti, privi dei requisiti igienici e in contrasto con le norme previste in materia di sicurezza alimentare. Nei confronti del gestore sono state elevate sanzioni per un ammontare complessivo di circa 2400 euro.

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