Litorale Nord

Vaccini Covid-19, partite da Civitavecchia 155mila dosi per la Tunisia

Le dosi del vaccino Covid-19 sono state donate dal governo italiano alla Tunisia

I funzionari dell’ufficio delle Dogane di Civitavecchia hanno supervisionato le operazioni per l’esportazione di circa 155mila dosi di vaccino pediatrico contro il Covid-19, donate dal governo italiano alla Tunisia. Oltre agli ordinari controlli, dunque, i doganieri hanno curato e verificato l’imbarco dei medicinali sul traghetto per il paese nordafricano.

Le dosi del vaccino Covid-19 sono state donate dal governo italiano alla Tunisia

I funzionari ADM dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia hanno sovrainteso alle operazioni doganali per l’esportazione di 154.620 dosi di vaccino pediatrico contro il Covid-19 donati alla Tunisia. L’ufficio presidia quotidianamente le importanti linee di collegamento marittime per passeggeri e merci fra l’Italia e la Tunisia e, in questa occasione, i funzionari, oltre agli ordinari controlli, hanno curato e supervisionato l’imbarco dei medicinali sul traghetto per la Tunisia.

I vaccini donati dal Governo sono stati presentati per l’esportazione e prontamente sdoganati confermando il ruolo attivo nella catena internazionale di solidarietà dell’amministrazione.

Quarta dose vaccini Covid-19 over 60: come fare

Qui sotto invece le indicazioni per la prenotazione della quarta dose per gli over 60. Gli hub vaccinali sono ad accesso libero negli orari di apertura, per favorire la partecipazione alla campagna di vaccinazione.

1– Chiedi al tuo medico di medicina generale;
2- Prenota sul portale regionale (https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/main/home) secondo le consuete modalità e scegli la data e l’hub di riferimento;
3- Presso una delle oltre 500 farmacie che hanno aderito alla campagna vaccinale;
Per chi è stato positivo devono trascorrere almeno 120 giorni.

In autunno, probabilmente a settembre, rivela il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, dovrebbe arrivare un vaccino anti-Covid aggiornato, che andrà a coprire anche le varianti osservate negli ultimi mesi, ma chi ha più di 60 anni e i soggetti fragili deve fare la quarta dose prima: per loro aspettare vuol dire sottoporsi a un rischio inutile”.

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