Il primo avvistamento di Charonia Lampas nell'Area Marina delle Secche di Tor Paterno: una specie protetta dalla Convenzione di Barcellona
Ostia: un’immersione a dir poco fortunata quella di stamattina per Sabrina Macchioni del Tor Paterno Blue Marlin Diving Porto di Roma e il suo nutrito gruppo di 12 subacquei. Ad una profondità di circa 25 metri, la guida esperta dei fondali è riuscita a filmare per la prima volta nell’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, un rarissimo esemplare di mollusco: la Charonia Lampas.
Nonostante il cielo uggioso, con il quale stamattina alle 9,00 il gruppo del Blue Marlin Diving Porto di Roma si è avventurato per una nuova immersione nei fondali dell’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, la giornata è risultata una delle più proficua mai realizzate dal punto di vista naturalistico per Sabrina Macchioni, felice di aver portato a casa un reportage di tutto rispetto.
La subacquea ha infatti immortalato per la prima volta, un rarissimo esemplare di Charonia Lampas, un mollusco di una specie particolarmente protetta da Convenzione di Barcellona:
“Un regalo dalla natura veramente inaspettato e con dei colori tali da non poterselo far sfuggire – ha spiegato la Macchioni -. Era la prima volta in 30 anni di immersioni che osservavo un mollusco del genere e dovevo assolutamente riprenderlo in quell’ambiente così particolare. Oggi la corrente ha favorito particolarmente la resa di questi colori, l‘acqua così pulita e la gorgonie aperte con i branchi di alici e di dentici che le inseguivano per mangiale, sono state lo scenario di questa scoperta incredibile”.
La conferma che quanto osservato era realmente un fatto straordinario nel mare di Ostia e addirittura che si trattava del primo avvistamento di questa specie nell’Area Marina della Secche di Tor Paterno, è arrivata al rientro al Porto di Roma:
“Per il fatto di non aver mai visto il mollusco – ha aggiunto la Macchioni – ho chiesto subito ad un amico naturalista di aiutarmi ad identificarlo, e così è stato Egidio Trainito, che ha fatto insieme a me già moltissimi monitoraggi incluse le mappature dell’Area Marina Protetta, a svelarmene il nome e quanto la specie sia rara. Un’altro biologo, Paolo Albano, mi ha poi contattato per aggiungere che in realtà anche l’avvistamento della Charonia Lampas è una cosa rara. Generalmente è possibile anche se non facile, vederlo solo ad una maggior profondità rispetto al nostro standard di immersione di circa 25 metri”.
Nelle prossime ore l’esperta subacquea procederà a segnalare l’avvistamento, con l’emozione che si aggiungerà alle tante in un’annata speciale proprio a largo del nostro mare e nei suoi fondali dove indubbiamente stiamo assistendo ad un cambiamento della natura (leggi qui).
Video di Sabrina Macchioni
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