Pomezia, cade l'ultima Amministrazione 5S. Zuccalà: "È bastato un gesto vigliacco, nelle segrete stanze di un notaio da parte di ectoplasmi della politica"
La città di Pomezia considerata “ferma al palo e abbandonata dalla giunta del Movimento 5 Stelle”, è il territorio dove oggi si è consumato un nuovo fallimento pentastellato, dopo il cambio di giunta a Guidonia e ad Ardea, il comune a sud di Roma, era rimasto l’ultimo baluardo dei 5S, che ora sono completamente spariti dalla gestione amministrativa dei comuni della Provincia di Roma.
Il Sindaco Zuccalà ha da poco pubblicato una lunga lettera aperta alla cittadinanza, dove trapela l’amarezza per una presunta mancanza di trasparenza dei 4 consiglieri di maggioranza, a suo avviso strumentalizzati dall’opposizione. Nel risultato di oggi una disfatta comunque totale per la sfiducia di 13 consiglieri comunali.
“Chi è che deve chiedere scusa ai cittadini? – ha esordito Zuccalà – È bastato un gesto vigliacco, nelle segrete stanze di un notaio, da parte di persone che non sanno nemmeno cosa voglia dire rappresentare una città. Ectoplasmi della politica, hanno professato per settimane la trasparenza e poi evitato l’unico confronto democratico possibile, il Consiglio Comunale. I 4 “consiglieri” eletti con i voti del Movimento 5 Stelle – prosegue il Sindaco – si lasciano colpevolmente strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano con loro le liste per le prossime elezioni. Senza una propria personalità politica, sono incapaci di comprendere le reali conseguenze delle loro azioni, accecati da egocentrismo e brama di apparire in vista delle prossime elezioni amministrative che li riporranno senza dubbio nel nulla politico dal quale provengono”.
I nomi di Silvio Piumarta, Marco De Zanni, Iolanda Mercuri e Zaira Conficconi risuonano nelle dichiarazioni del sindaco uscente mentre è alle porte un Commissariamento in attesa delle elezioni.
“Chinano il capo e si mettono al servizio del centro destra e del Partito Democratico. Servi dell’ambizione di chi vorrebbe riprendersi una città che il MoVimento 5 Stelle ha salvato dall’orlo del baratro scongiurandone il dissesto finanziario e portandola a essere un modello virtuoso. Queste persone – ha poi tuonato Zuccalà – dopo aver avvelenato per anni il Movimento 5 Stelle, ne rimarranno fuori per sempre e mentre noi saremo più forti che mai, loro torneranno invisibili, com’erano prima di questi 15 minuti di notorietà, con la macchia indelebile di aver danneggiato la città”.
Tra i meriti vantati, Zuccalà ha ricordato la Raccolta differenziata porta a porta, e corretta gestione del ciclo dei rifiuti, il reperimento di fondi regionali, nazionali ed europei, un’amministrazione oculata delle risorse e una nuova visione di città sostenibile e a misura di cittadino:
“Sono risultati sotto gli occhi di tutti e che tutti riconoscono come pilastri della nostra azione di governo in nove anni di lavoro nell’esclusivo interesse della città, messi a repentaglio da 4 ex consiglieri del Movimento 5 Stelle che attraverso un comunicato zeppo di falsità decretano la fine di una Amministrazione che con onestà, trasparenza e credibilità istituzionale ha ottenuto oltre 100 milioni di euro di finanziamenti che stavano cambiando il volto di Pomezia e Torvajanica”.
Nei ringraziamenti a quanti gli stanno scrivendo per esprimere solidarietà, anche la triste sottolineatura di una mancata partenza di gran parte dei lavori che sarebbero dovuti avvenire in questo ultimo anno, e che potrebbero non essere realizzati. Nel calderone di quanto perso, anche l’ottenimento di nuovi fondi dal PNRR.