Per il 28enne di Tivoli folgorato dal fulmine i medici hanno sospeso il coma farmacologico: è vigile anche se la prognosi per ora resta riservata
Migliora Simone Toni il 28 anni di Tivoli ricoverato all’ospedale dell’Aquila da sabato scorso dopo essere stato centrato da un fulmine mentre faceva una escursione sul Gran Sasso con due amici romani.
Il paziente è vigile e cosciente e i medici hanno sospeso il coma farmacologico anche se la prognosi resta tuttora riservata per la delicatezza del quadro clinico. I medici del reparto di rianimazione del “San Salvatore” nutrono comunque un cauto ottimismo.
Il giovane avrebbe superato i giorni più difficili, ma ha dovuto affrontare una tracheotomia e un intervento per ridurre le lesioni e le ustioni più gravi, al petto e sul volto.
Un salvataggio difficile fin dai primi momenti. L’escursionista, infatti, dopo la scarica del fulmine, era stato trasportato a spalla per 600 metri fino alla piazzola dell’elisoccorso, dove il medico del 118 gli ha poi praticato a lungo le manovre di rianimazione. Solo dopo è potuto partire il decollo verso L’Aquila.
Il fulmine aveva colpito il giovane escursionista di Tivoli alle 12.43 di sabato mentre scendeva dalla Sella di Monte Aquila verso Campo Imperatore. I suoi amici sono stati sbalzati in aria riportando solo escoriazioni, mentre Simone Toni è stato proprio folgorato.
I primi a prestare soccorso sono stati dei carabinieri del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Appena hanno notato un capannello di ragazzi in difficoltà, sotto la pioggia, si sono precipitati. “Quel fulmine ci ha sbalzati a terra”, hanno spiegato i due ragazzi romani mentre cercavano di rianimare l’amico.
Poi il tragitto con Simone Toni in spalla fino alla piazzola dell’elisoccorso. Dopodiché gli escursionisti romani sono scesi in funivia dove all’arrivo hanno trovato i soccorritori del 118.
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