Bonus affitto docenti 2022: cos'è e fino a che limite di spesa è possibile utilizzarlo
Nel 2022 il Governo Draghi ha approvato il disegno di legge collegato alla manovra sullo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane, che passa anche dal rilancio delle scuole di montagna.
A tal proposito, è stato introdotto un bonus che si rivolge proprio a quei docenti che decidono di trasferirsi nei comuni montani per svolgere il proprio lavoro. Ecco come chiederlo, da quando decorre e quali sono i requisiti necessari.
Partire dal rilancio delle scuole di montagna per il ripopolamento delle zone e dei comuni montani, è l’obiettivo del disegno di legge collegato alla Legge di bilancio 2022, per lo sviluppo delle aree montane. Per questo, oltre ad una agevolazione in termini di punteggio di servizio, per tutti quegli insegnanti che decidono di trasferirsi in un comune montano, è prevista la possibilità di un bonus affitto, pari al 60% dell’affitto e fino a un massimo di 2.500 euro all’anno.
Il bonus affitto docenti è una misura a favore di insegnanti a tempo determinato che decidono di trasferirsi e prestare il servizio in sedi scolastiche ubicate nei comuni montani di ogni ordine e grado, a prescindere dal fatto che sia prestato in una pluriclasse, dal numero degli insegnanti che prestano servizio nella scuola di montagna, e dal requisito della residenza in sede.
Il bonus ha una decorrenza a partire dal 2023 ed è un’agevolazione riconosciuta anche in caso di acquisto dell’immobile con accensione di un mutuo.
Per tale intervento, la somma stanziata di 10 milioni di euro è il tetto di spesa per il riconoscimento di questo beneficio. Quest’ultimo non potrà essere cumulabile con altri bonus né detrazioni su immobili acquistati nei comuni dove i docenti decideranno di prestare servizio.
Dunque per detrazioni non cumulabili con il bonus affitto docenti 2022, si intendono quelle previste sugli interessi passivi relativi a mutui accesi per l’acquisto dell’immobile da adibire ad abitazione principale nei comuni montani in cui si sposterà la residenza, che, come chiarito al comma 4 del Ddl non è un requisito obbligatorio per ottenere il bonus.
Per tanti docenti ancora precari che vivono nella Capitale, la manovra di sviluppo e rilancio delle zone di montagna può fornire l’occasione per fare un’esperienza dal grande valore sociale anche nell’ambito della stessa Regione Lazio, dove esistono bel 22 Comunità Montane suddivise tra le provincie di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti, che hanno il compito di salvaguardare e tutelare le specificità del territorio montano, con particolare riguardo alla difesa dell’ambiente naturale, ma anche valorizzare le risorse umane, culturali ed economiche connesse.
Sulla pagina istituzionale delle Autonomie Locali – Comuni Montani della Regione Lazio, è presenta l’elenco di tutti i comuni montani all’interno del territorio regionale dove poter valutare un trasferimento e la possibilità di beneficiare del Bonus docente 2022.
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