Le posizioni giudiziarie si separano: Marco Bianchi ha nominato un suo penalista di fiducia; il fratello altri due
Cambiano avvocati e strategia i fratelli Bianchi. Marco e Gabriele, i fratelli palestrati di Artena ribattezzati “gemelli” per la loro straordinaria somiglianza, e in un destino fotocopia tutti e due condannati all’ergastolo per l’uccisione di Willy Monteiro Duarte, hanno deciso di separare le loro strade, o meglio i loro destini giudiziari.
La compattezza granitica di cercare di scaricare ogni responsabilità, infatti, li ha portati finora solo a un doppio ergastolo, uno a testa per l’omicidio del 21enne di Paliano, ucciso a calci e pugni all’esterno di un locale di Colleferro nel settembre 2020.
Incassata nei giorni scorsi una nuova condanna (4 anni e mezzo di carcere in appello ) per smercio di droga ai Castelli, Marco e Gabriele Bianchi hanno cambiato il collegio difensivo.
Lascia – per la diversità di vedute e di gestione del caso – il penalista Massimiliano Pica che li ha seguiti finora. E si preparano all’appello altri tre avvocati, tutti del foro di Roma: Valerio Spigarelli e Ippolita Naso che assisteranno Gabriele mentre Gianluca Ciampa assisterà Marco Bianchi.
I penalisti attendono le motivazioni della sentenza che il 4 luglio ha condannato i due fratelli all’ergastolo e due amici a oltre venti anni di carcere (23 anni di carcere Francesco Belleggia e a 21 anni Mario Pincarelli) per mettere a punto le rispettive strategie difensive (leggi qui) per cercare di riaprire il caso in appello o dargli una nuova lettura.
L’avvocato Pica aveva così commentato la condanna al carcere a vita per i Bianchi: “Per me è stata una sentenza mediatica, e lo ribadirò all’infinito perché abbiamo dimostrato che Gabriele non ha assolutamente toccato il ragazzo e Marco ha dichiarato di averlo preso nella parte sinistra dov’era già presente una lesione”.
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