Far West al pronto soccorso di Tivoli, l’Asl: “Tolleranza zero”

Tivoli, aggressione al pronto soccorso, l'Asl: "Pieno sostegno e solidarietà a tutti gli operatori"

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Un gruppo di energumeni ha sfondato le porte d’ingresso utilizzando le barelle e creato il panico in corsia. Succede al pronto soccorso di Tivoli, dove gli operatori sanitari sono stati vittime di violenza da parte di una persona in condizioni di alterazione che ha anche messo a soqquadro i locali. Non è il primo caso di aggressione. “La violenza contro chi presta assistenza 24 ore su 24 con impegno, professionalità e dedizione deve essere combattuta in tutte le sedi e da tutti“, afferma l’Asl Roma 5.

Tivoli, aggressione al pronto soccorso, l’Asl: “Pieno sostegno e solidarietà a tutti gli operatori”

L’Asl Roma 5 ha espresso solidarietà e sostegno agli operatori vittime dell’aggressione e a tutti gli altri operatori che lavorano in prima linea, da chi è in reparto, alle guardie di sicurezza a chi è dietro CUP e negli uffici.

Da parte nostra – si legge nella nota – stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili affinché chi si macchia di questi gesti aberranti ne paghi le conseguenze e dall’altra ogni forma di tutela possibile per gli operatori. Serve anche l’impegno della società civile per fare quadrato e lavorare insieme per costruire una nuova cultura della sicurezza e del rispetto. Il nostro Servizio sanitario è fatto di uomini e donne ed è un bene prezioso che va tutelato e rispettato da tutti i cittadini”, così il Direttore Generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito.

Tivoli, aggressione al pronto soccorso: cosa era successo

A denunciare l’aggressione al pronto soccorso sono stati Dimitri Cecchinelli, Segretario Territoriale CISL fp della Asl Roma 5, e il Delegato sindacale della Cisl Riccardo Mariani, in una nota indirizzata al Direttore Sanitario del nosocomio tiburtino Orlando Salvati e a tutti gli operatori sanitari.

Stando alla denuncia dei sindacalisti si tratta della settima aggressione a medici e infermieri in servizio al pronto soccorso durante il turno notturno. “È stato interrotto il pubblico servizio del personale Medico, Infermieristico e Socio Sanitario – scrivono Cecchinelli e Mariani – a causa della ferocia di alcuni individui, che utilizzando delle barelle per il trasporto di malati a mo’ di testa di ariete, hanno forzato e demolito letteralmente le porte di ingresso del pronto soccorso, creando panico e scompiglio tra gli operatori e tra i pazienti presenti”.

Nella stessa nota i dirigenti Cisl esprimono solidarietà e vicinanza ai colleghi aggrediti, dichiarandosi pronti a mettere a disposizione tutti i mezzi necessari a fronteggiare e contrastare questi ignobili atti.

“Sperando che un fatto di cronaca cosi increscioso non si ripeta – commentano Cecchinelli e Mariani – chiediamo all’azienda sanitaria di cercare di rafforzare i presidi di sicurezza con operatori della vigilanza e con telecamere a circuito chiuso, e suggerendo anche una bodycam per gli operatori del reparto di pronto soccorso, essendo i primi ad essere esposti a questi disdicevoli comportamenti, potendo così documentare ed eventualmente identificare i responsabili”.

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