Litorale Sud

Pomezia, tenuto a catena e sotto al sole: Bianco muore di stenti

Qualcuno aveva segnalato il cane in difficoltà: all'arrivo i volontari lo hanno trovato morto, sotto al sole e con una grossa catena di ferro al collo

Tenuto a catena e sotto al sole. E’ morto così di stenti, mentre una squadra di soccorritori si stava precipitando per salvarlo. E’ la terribile storia di Bianco, il cane così ribattezzato da una squadra di volontari delle guardie zoofile, trovato morto ieri nelle campagne di Pomezia.

Qualcuno aveva segnalato il cane in difficoltà: all’arrivo i volontari lo hanno trovato morto, sotto al sole e con una grossa catena di ferro al collo

I volontari del Norsaa, il nucleo operativo specializzato nei reati su animali e ambiente, con base a Roma avevano ricevuto una segnalazione di un cane in difficoltà, a catena e sotto al sole in un terreno agricolo di Pomezia. Il tempo di precipitarsi da Anzio, dove stavano svolgendo un altro servizio, e il cane è stato trovato immobile, morto.

Sarà ora l’autopsia ad accertare le cause scatenanti. Non è esclusa la morte per disidratazione. Il cane, probabilmente colpito da malore per via del caldo torrido, infatti, aveva avvolto più volte la catena che aveva al collo attorno a un palo cementato a terra senza poter raggiungere la ciotola d’acqua lasciata sotto al sole. Attorno a lui nessun riparo.

In quelle condizioni avrebbe dovuto badare a delle pecore lasciate anch’esse in stato di semi abbandono dal proprietario, un anziano. Per l’uomo è scattata una doppia denuncia alla procura di Velletri: per maltrattamento e abbandono di animali.

Una legge regionale vieta di tenere i cani a catena – spiega il responsabile e fondatore della squadra zoofila intervenuta, il veterinario Giovanni RecineLa norma, entrata in vigore l’anno scorso, prevede una multa di oltre 800 euro per chi la viola. E’ un trattamento barbaro lasciare un cane a catena, e peggio ancora se sotto il sole”.

D’altra parte – aggiunge Recine – tenere un cane a catena corta sotto al sole, senza che questi possa raggiungere il riparo ha un solo epilogo, questo”.

Gli operanti Norsaa dopo l’agghiacciante ritrovamento hanno effettuato le misurazioni, i rilievi e gli esami di rito. Hanno anche immediatamente informato i carabinieri Forestali e la Asl Rm6 per la presenza di parti di ossa di altri animali e di pecore, probabilmente non censite.

“Bianco” è stato posto sotto sequestro e portato presso l’istituto zooprofilattico del Lazio per la necroscopia.

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