Roma, la banda del buco resta libera: si indaga per crollo colposo

Il ritorno maldestro dei "cassettari", autori del buco in via Innocenzo XI: bottino zero, danni incalcolabili

Due romani, due napoletani. Un buco che ha squarciato una via nel cuore di Gregorio VII e messo in ginocchio decine di commercianti che per un giorno hanno avuto incassi vicini allo zero. A Roma i “cassettari”, le bande di ladri che si insinuano nei caveau dopo aver fatto buchi nei negozi e nelle cantine, sembravano spariti: ieri il ritorno, maldestro, però.

Il ritorno maldestro dei “cassettari”, autori del buco in via Innocenzo XI: bottino zero, danni incalcolabili

Dopo aver scavato per giorni in via Innocenzo XI un tunnel sotterraneo per raggiungere l’obiettivo da svaligiare – forse la ricevitoria Sisal in fondo alla via o  una banca ancora più lontana – hanno causato un crollo che ha fatto rischiare la vita a uno di loro e pure di quella dei vigili del fuoco che per otto ore hanno scavato senza sosta per tirarlo fuori vivo (leggi qui).

Ora i ladri della banda sono tutti e quattro accusati di danneggiamento e crollo colposo, ma a piede libero, almeno per ora.

Solo i due componenti che hanno reagito ai carabinieri – due napoletani di 48 e 56 anni – mentre cercavano di svignarsela sono finiti per una notte in carcere.

I due fermati subito in libertà

Oggi il pm Attilio Pisani, di turno per gli arrestati, li ha spediti a processo per direttissima dove sono stati processati con l’accusa resistenza a pubblico ufficiale.

Dopo la convalida dell’arresto i due uomini sono stati rimessi in libertà dal giudice monocratico. “Passavamo là per caso”, hanno provato a giustificarsi.

Andrea, il 35enne romano, liberato da sotto tonnellate di sabbia e terra, salvo per una bolla d’aria che si era creata nel cunicolo crollato, più che per miracolo, è uscito vivo da quel tunnel grazie al lavoro certosino dei pompieri tra i quali gli specialisti della squadra Usar, il nucleo specializzato per lavorare sotto le macerie. Per portare in salvo il “cassettaro” rimasto intrappolato hanno, infatti, usato le stesse tecniche nelle emergenze terremoti.

L’uomo ora pare fuori pericolo. All’ospedale Gemelli i medici stanno valutando solo possibili complicazioni da schiacciamento.

Ieri con un filo di voce ha ringraziato i soccorritori, mentre la gente applaudiva. Per l’ottimo lavoro dei vigili del fuoco, precisi e instancabili, ma anche per il ladro. “Non si augura a nessuno di fare la fine di un sorcio”, diceva un’anziana. Il salvataggio ha aperto una speranza anche per i commercianti di via Innocenzo XI. Ora si ritrovano solo la strada devastata, ma non anche un morto sotto.

Il cassettaro sapeva di dover affrontare grane penali, piccoli dettagli rispetto al fatto che rischiava di moriere sepolto nella stessa buca che stava scavando. Così mentre i vigili squarciavano la strada per aprire il varco e un medico lo idratava, con un filo di voce si è lasciato andare a qualche battuta: “Ma non è che siete guardie vestite da pompieri?“.

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Roma, banda del buco in azione: salvato in extremis ladro rimasto incastrato nel tunnel