Stupro a Roma: la fanno ubriacare e poi la violentano

Stupro a Roma, fanno ubriacare e violentano una donna in condizioni di inferiorità psichica: arrestati due uomini

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Stupro a Roma. Prima la costringono ad ubriacarsi e poi la violentano sessualmente: “Stai tranquilla, non succede niente”, le dicevano per non farla agitare. I carabinieri hanno arrestato due uomini per una violenza sessuale consumata il 10 luglio 2022. Si tratta di un 32enne di Cave e di un 43enne di origini romene di San Cesareo.

Stupro a Roma, fanno ubriacare e violentano una donna in condizioni di inferiorità psichica: arrestati due uomini

I militari della Compagnia Carabinieri di Palestrina hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Tivoli nei confronti di un 32enne di Cave e di un 43enne di origini rumene di San Cesareo.

Il tempestivo intervento della Procura della Repubblica di Tivoli e dei Carabinieri della Compagnia di Palestrina ha consentito di ricostruire tutte le fasi della violenza, documentando come i due indagati la sera del 10 luglio 2022, in concorso tra loro, abbiano abusato delle condizioni di inferiorità psichica di una 37enne residente nel Comune di San Cesareo, costringendola a subire atti sessuali non consenzienti.

Stupro a Roma: i fatti

La sera del 10 luglio 2022, mentre la vittima era in compagnia del 32enne di Cave, è stata raggiunta dal 43enne di origine rumena che, con la complicità del primo, ha convinto la donna ad andare con loro in un terreno isolato, al di sotto di un cavalcavia nei pressi di via Casilina, dove la donna è stata costretta con la forza ad assumere alcolici.

Una volta ottenuta la sottomissione, il 43enne ha fatto sedere la donna su un materassino procurato per l’occorrenza per poi stuprarla, mentre il secondo indagato ha assistito senza intervenire in alcun modo per soccorrerla.

Determinanti sono risultati gli elementi raccolti dai Carabinieri di Palestrina, a cui la vittima aveva richiesto subito aiuto, così come le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Tivoli, che hanno consentito di scoprire ulteriori elementi a conferma del racconto della ragazza.

Gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile

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