Dopo il pugno l'amico è scappato via, lasciandolo a terra: passata la flagranza di reato è stato denunciato
Sferra un pugno in faccia a un amico provocandogli un grave trauma cerebrale, poi scappa via. Drammatica notte a Tivoli dove in seguito ad una lite tra amici un ventisettenne è finito in coma. Il giovane, madre italiana e papà magrebino, fedina penale immacolata, è ora ricoverato in prognosi riservata per un grave trauma cranico. Dopo il pugno è caduto battendo con violenza la testa a terra senza riprendere conoscenza.
I fatti risalgono alla notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto. Il 27enne, residente a Guidonia, dopo una serata trascorsa con la comitiva di sempre a piazza Garibaldi, nella zona della movida vicino alla Panoramica, ha avuto un diverbio con un amico, un 35enne di Tivoli.
I due ragazzi avevano esagerato con gli aperitivi a base di alcolici.
Il 27enne barcolla e quando l’amico lo colpisce cade di peso battendo con violenza la testa a terra.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi. Dal pronto soccorso di Tivoli, dove viene trasportato d’urgenza in ambulanza, quindi, il giovane viene dirottato con urgenza al Policlinico Umberto I di Roma, dove i medici non hanno ancora sciolto la prognosi riservata.
L’aggressore verrà rintracciato qualche ora dopo. “Gli ho solo dato una spinta”, si sarebbe difeso. Passata la flagranza di reato per lui è scattata la denuncia in stato di libertà per lesioni gravi. La sua posizione, però, resta al vaglio della procura.
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