All'Olimpico sold-out della solidarietà per l'Ucraina: ovazione per Dybala
Roma-Shakhtar, all’Olimpico scoppia la festa: c’è Paulo Dybala per la prima volta in campo in giallorosso e c’è da abbracciare la squadra avversaria. Ogni euro d’incasso sarà devoluto all’Ucraina, a curare i feriti di guerra. Serata da sold-out della solidarietà, oggi a Roma. I tifosi fremono.
C’è solo il match amichevole contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk a dividere, infatti, la squadra di Mourinho dall’esordio ufficiale in campionato contro la Salernitana, in programma domenica 14 agosto allo stadio ‘Arechi’.
All’Olimpico sono in 65mila, c’è pure Blanco e canta. L’esito della partita ha poca importanza (5 a 0). Dopo la presentazione delle squadre i calciatori si abbracciano.
E’ un’amichevole diversa questa tra la Roma e lo Shakhtar. Sembra il sigillo di una amicizia. per sempre.
Tante le iniziative per il popolo ucraino. Dal logo dell’UNHCR, stampato sulle maglie indossate dai giocatori del club giallorosso, a quattro di queste che poi saranno firmate dagli uomini di José Mourinho e messe all’asta con tutti i proventi destinati a sostenere gli sforzi di soccorso umanitario da parte dell’Agenzia Onu per i Rifugiati. A sottolineare la drammaticità del conflitto, i nomi delle città ucraine coinvolte nella guerra con la Russia sulle maglie al posto dei cognomi dei calciatori.
E non finisce qui, perché l’intero ricavato della vendita dei biglietti della partita sarà donato allo Shakhtar Donetsk, e in particolare al sostegno dello ‘Shelter Center Arena Lviv’. Progetto che ha visto lo stadio di calcio della città di Leopoli convertito in un rifugio di emergenza per centinaia di rifugiati dalla crisi in corso: il ricavato dell’amichevole servirà per fornire loro cibo, cure mediche, assistenza all’infanzia e molto altro a chi ne ha bisogno.
Lo speaker presenta così la squadra ucraina: “Lo Shakhtar viene da momenti difficili e vogliamo che anche per la loro squadra sia una festa. Accogliamoli con un grande applauso. L’augurio è di tornare presto a competere in un campo di calcio. Evviva lo sport“.
Ma il cuore dei romanisti batte innanzitutto per Dybala. Quando arriva scatta l’ovazione. Nel gridare il suo nome l’Olimpico rimbomba. L’argentino ha scelto ‘Mi gente‘ per salutare quello che appunto è diventato il suo popolo, la sua gente. I romanisti impazziscono: ‘Olè olè olè olè, Paulo Paulo!“. Non è solo sport, non è solo solidarietà, è una festa.
La formazione giallorossa è apparsa solida e fantasiosa, caratteristiche che hanno regalato ai tifosi una cinquina di gol. La Roma ha anticipato quelli che saranno i temi tattici della stagione di campionato al via già dal prossimo weekend. Nel prologo, tra i più acclamati Zaniolo, Abraham, i nuovi acquisti Wijnaldum, Matic e Dybala, mentre Pellegrini e Mourinho sono entrati solo insieme alla fine della presentazione, ricevendo la standing ovation dei 65.303 spettatori presenti.
Dopo il fischio d’inizio, con il passare dei minuti, il gioco della Roma ha trovato sempre più fluidità chiudendo il primo tempo sul 3-0 con la prima rete per opera di Pellegrini, poi di Mancini, l’autogol di Konoplya, un palo di Zaniolo e un paio di giocate di Dybala che hanno infiammato gli spalti. All’intervallo lo show continua perché è il momento del mini concerto di Blanco, mentre nella ripresa arrivano i primi cambi per Mou che butta dentro subito Smalling, Ibanez, Svilar, Celik e qualche minuto dopo anche Bove, Winaldum ed El Shaarawy che dopo neanche trenta secondi serve Zaniolo per il poker giallorosso. Il portoghese dà minuti a tutti (tranne a Zalewski in tribuna a scopo precauzionale per una botta alla caviglia) e nel finale trova anche il quinto gol con Bove.
Foto e video di Marco Simoni
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