I fondali dell’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, hanno dato anche oggi spettacolo, e i fortunati ad assistervi, sono stati i sei subacquei usciti con il Diving Tor Paterno Blue Marlin del Porto di Roma, che durante l’immersione delle 9,00 hanno incontrato ben tre aquile di mare ed un branco di salpe, assistendo e partecipando al contempo, ad una festa di colori e di gioco.
Festa di colori, giochi ed eleganza tra un branco di salpe e un gruppo di aquile di mare, nell’Area delle Secche di Tor Paterno. Sabrina Macchioni: “Un’esperienza di contatto pieno con il mare e i suoi abitanti”
Un’uscita quella di oggi definita indimenticabile dai subacquei esperti che alle 9,00 si sono ritrovati al Porto Turistico di Roma, per partire con Sabrina Macchioni del Diving Blue Marlin, verso un’esperienza naturalistica straordinaria, di incontro con il mare e i suoi abitanti, oggi trasformatosi in un autentico momento di scambio.
“Il punto di arrivo era come sempre l’Area Marina protetta delle Secche di Tor Paterno gestite da RomaNatura – spiega Macchioni – un sito di immersione che com’è noto non potrà mai deludere. Anche oggi siamo usciti presto e ci siamo immersi alla boa numero 1, dove la sommità più bassa della secca parte da meno 19/meno 24 metri. Ed è stato proprio a quella profondità (meno 19 metri) che è avvenuto il primo incontro meraviglioso con le due aquile di mare”.
Come ci ha spiegato l’esperta subacquea, è possibile vederne frequentemente una sola, mentre oggi altrettanto straordinario è stato il fatto di vederne due insieme, alle quali si è aggiunto poco dopo un terzo esemplare che ha iniziato a giocare.
Nel carosello di colori, tra le striature giallo-bianche delle Salpe, un’emozione pura è stata la presenza delle aquile di mare: “Queste eleganti creature – prosegue la Macchioni – a differenza dei delfini (leggi qui) che in mare si possono avvicinare ai subacquei con più facilità, sono socievoli ma si tengono a distanza. Può capitare che si avvicinano, ma affinché questo accada, è importante che non percepiscano il pericolo. La tecnica che utilizzo è quella di stare il più possibile ferma e aspettare che vengano loro a fare amicizia – conclude”.
Video di Sabrina Macchioni e foto di Fabio Ciorba
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