In aumento i ricoveri pediatrici, Nurofen introvabile. Federfarma Roma tranquillizza: "Esistono farmaci alternativi"
Caccia al Nurofen, in farmacia è ormai quasi introvabile. La nuova ondata di influenza e di Covid sta colpendo soprattutto i bambini più piccoli. E, tra le mamme ormai è tam-tam per accaparrarsi un flacone del farmaco a base di ibuprofene, una manna in caso di febbre, mal di gola e influenza, ma anche per attenuare i sintomi del Covid.
Nei pronti soccorsi pediatrici i ricoveri sono aumentati, dal Bambin Gesù al San Camillo. Ma anche nei pronto soccorso periferici, come a Tivoli, dove l’altro giorno si sono contati una decina di ingressi di bambini sotto i dieci anni, alcuni anche giunti in ambulanza.
Il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti, però, cerca di spegnere l’allarme. “La carenza di Nurofen si protrae da almeno tre mesi, ma le mamme vanno rassicurate – spiega Cicconetti – Ci sono dei farmaci alternativi, con le stesse caratteristiche, ma ci sono anche molte farmacie in grado di prepararli. L’impennata di richiesta del farmaco in effetti ha creato problemi di giacenza, risolvibili però”.
L’aumento dei ricoveri era già stato segnalato nei giorni scorsi dagli ospedali sentinella aderenti alla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
Il caldo e l’estate, infatti, non fermano la corsa del virus che sta determinando una nuova ondata che investe anche i più piccoli.
“Nella maggior parte dei casi si tratta di bambini piccoli, anche neonati tra i zero e i 6 mesi. I ricoveri di questi piccoli pazienti sono addirittura triplicati rispetto a giugno scorso”, aveva spiegato Andrea Campana responsabile del Centro Covid dell’ospedale Bambino Gesù di Palidoro.
I sintomi nel bambino sono diversi da quelli osservati nell’adulto. Le complicanze respiratorie e polmonari sono più rare, ma possono comunque risultare gravi: come le convulsioni, pericarditi, disidratazione, sintomi gastrointestinali o sovrainfezioni batteriche favorite dal forte abbassamento delle difese immunitarie. Per i pediatri la vaccinazione resta l’unica arma efficace.
Per i farmaci influenzali, invece come indica il presidente di Federfarma Roma – affidarsi alle alternative proposte da pediatri e dai farmacisti. Almeno in attesa delle scorte di Nurofen.
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