L'atleta di Ostia fissa un nuovo record nella marcia: 2 ore e 23 per 35 chilometri
Ostia di nuovo sul tetto del mondo grazie a Massimo Stano. L’atleta, che vive e si allena a Ostia, oggi, ha vinto la medaglia d’oro nella 35 km di marcia ai Mondiali di atletica, a Eugene, negli Stati Uniti. Un oro che all’Italia mancava ai Mondiali da quasi vent’anni. L’azzurro, campione olimpico della 20 km, si è imposto con il tempo di 2h23.14 davanti al giapponese Kawano.
L’Italia torna così all’oro iridato a 19 anni da quello conquistato da Giuseppe Gibilisco nel salto con l’asta a Parigi 2003. Sul podio con l’azzurro sono saliti il giapponese Masatora Kawano, medaglia d’argento, e lo svedese Perseus Karlstrom, terzo.
Il marciatore è un atleta delle Fiamme Oro, Polizia di Stato, e si allena con il gruppo delle Fiamme Gialle di Patrizio Parcesepe, il coach ombra dei grandi campioni.
“Non avevo energie ma volevo così tanto questa medaglia che non potevo mollare” – è stato il primo commento di Stano dopo l’incoronazione a campione mondiale – Ho dato più di quello che avevo. Volevo vincere. Arrogante, ma la testa mi diceva così…Ho marciato bene. Sono contento…Sarà uno slancio per il movimento di marcia“.
Stano trionfando anche nella neonata 35 km ai Campionati Mondiali 2022 di Eugene, in Oregon, USA, a un anno dalla medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo nella 20 km, si conferma così il vero punto di riferimento globale della marcia.
Una dimostrazione di superiorità tecnica che potrebbe portarlo nel programma olimpico di Parigi 2024.
Massimo Stano, pugliese, nato a Grumo Appula, è sposato dal settembre 2016 con la ex mezzofondista passata anche lei alla marcia Fatima Lotfi. Da anni ormai si allena e vive a Ostia dove è nata anche sua figlia.
Gli allenamenti in pineta spesso con l’altra campionessa di Ostia Antonella Palmisano, vincitrice anche lei oro nella 20 km di marcia alle olimpiadi di Tokyo 2021.
I due podisti si vedono spesso proprio in pineta durante gli allenamenti e a loro è rivolta, come omaggio, la scritta che si trova sulla parte finale di viale Mediterraneo, chiamato “il chilometro” dai podisti locali.
A sorpresa è proprio alla “collega” di Ostia che l’atleta ha dedicato la medaglia d’oro di Eugene: “Dedico la medaglia, oltre a mia figlia e alla madre, ad Antonella. Lei non è potuta essere qui, sono sicuro che anche lei avrebbe potuto riconfermare la medaglia d’oro”.
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