Giacomo Seydou Sy
Il rapper, nipote dell'attore romano Kim Ross Stuart, è stato bloccato col taser
Arrestato a Roma il rapper Giacomo Seydou Sy. I carabinieri lo hanno bloccato col Taser, una pistola elettrica che emana scariche non letali, ma immobilizzanti, mentre rincorreva il passeggero di un tram che avrebbe cercato di aggredire per strappargli il borsello.
Il rapper, 28 anni, originario del viterbese e nipote dell’attore romano Kim Rossi Stuart, è ora accusato di tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
L’arresto qualche giorno fa su via Prenestina dove i carabinieri sono intervenuti su segnalazione di un passeggero del tram 14. L’uomo, dopo aver difeso il suo marsupio dall’assalto del presunto rapinatore, era sceso di corsa dal tram e si è ritrovato inseguito anche in strada.
All’arrivo dei carabinieri, il sospettato – poi identificato per il rapper – si è scagliato improvvisamente anche contro di loro con estrema violenza, al punto che uno dei militari ha dovuto fare ricorso al Taser in dotazione per avere la meglio.
Dopo la convalida del fermo il giovane è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli.
Giacomo Seydou Sy ha già avuto piccoli problemi con la giustizia probabilmente perché incappato nel tunnel degli stupefacenti nonostante lo sforzo della famiglia, della madre in particolare, di aiutarlo ad uscirne.
Mercoledì 20 luglio la madre del rapper, Loretta Rossi Stuart, attrice e regista, è stata ospite a Recanati per presentare il suo libro “Io combatto” in cui ripercorre le tappe della sua lotta per far uscire il figlio dalla tossicodipendenza. Una storia d’amore, di disperazione e di coraggio. La cronaca di una madre che spera, col suo amore, di salvare e salvarsi.
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