Queste lanterne sono composte da materiale facilmente infiammabile e vengono utilizzate in maniera scriteriata spesso non rispettando le prescritte norme sulla pubblica sicurezza
Ad Ostia, non bastasse la siccità e gli incendi che hanno colpito nel recente periodo la cittadina del litorale, si ricordi quello all’Idroscalo (leggi qui) o vicino alla riserva protetta in via Ugolino Vivaldi (leggi qui), adesso tornano di moda, come segnala una utente all’interno di un post facebook, le lanterne cinesi. “Dalla spiaggia qui di fronte , si alzando queste lanterne cinesi una dopo l’altra, sospinte dal debole vento si dirigono verso la pineta con il grande pericolo di provocare incendi devastanti oltre che inquinare il suolo con i propri resti”.
Da alcune settimane è stato proclamato lo stato di allerta per la questione siccità (leggi qui) ma bisogna fare estrema attenzione anche all’utilizzo di tutto ciò che potrebbe incendiarsi facilmente.
Ci sono delle normative a gestire la vendita e l’utilizzo di queste lanterne, e l’utente, Selene, ne descrive con preoccupazione il mancato rispetto: “E adesso vorrei capire perché, non vengono fatte rispettare le regole del nuovo piano AIB – Piano Anti Incendi Boschivi – che prevede fra le altre, il divieto di fare fuochi di artificio e utilizzare queste pericolose lanterne cinesi nei pressi di aree verdi parchi e riserve naturali”.
Come possiamo vedere dalle foto tratte dalla pagina facebook, queste luminarie si librano nell’aria illuminando ma anche muovendosi in maniera incontrollata per poi cadere a terra e dato i materiali fortemente infiammabili con cui sono costruite, c’è il rischio che venendo a contatto con vegetazione e sterpaglie non ci sia niente di più facile che possano dare vita a paurosi roghi, davvero una cosa di cui in questo periodo Ostia e la Capitale non hanno certo bisogno.
Le lanterne cinesi volanti, oramai molto diffuse anche in Italia, racchiudono dietro di sé molti segreti legati a miti e tradizioni della cultura orientale. Sono reperibili in molti store online e negozi fisici presenti sul territorio, adibiti alla vendita di luminarie e giochi pirotecnici.
Queste lanterne, originarie della Cina, ma utilizzate anche in Thailandia e in molti paesi buddisti come il Laos, Sri Lanka, Birmania e Bhutan, sono le protagoniste indiscusse di molti riti, festival e cerimonie, il più famoso tra tutti è sicuramente la festa delle lanterne, che sancisce il termine del capodanno cinese.
Sono composte da una struttura rigida creata con materiali leggeri, generalmente di forma sferica, rivestita di carta al cui interno è posto uno stoppino che viene acceso e permette di farle volare seguendo lo stesso principio delle mongolfiere.
Le lanterne cinesi volanti tradizionali sono realizzate con bambù e carta di riso, più ignifuga rispetto ad altri materiali, e dunque hanno una minor probabilità di incendiarsi durante il volo.
Anche in Italia il loro uso sta divenendo molto comune, vengo spesso utilizzate per divertire e stupire adulti e bambini durante le feste di compleanno o i matrimoni, creando un’atmosfera unica e romantica.
Le lanterne volanti sono in grado di regalare momenti magici e romantici.
Prima di utilizzarle, però, bisogna conoscere alcune regole di sicurezza, per non incorrere in incidenti e rischiare di ferirsi. Si tratta pur sempre di una fiammella libera che, per quanto piccola, potrebbe innescare un fuoco più grande. Solitamente nella confezione della lanterna ci sono le istruzioni d’uso, che è bene seguire alla lettera.
Una delle raccomandazioni chiede di verificare che la zona in cui si vuole utilizzare la lanterna volante sia sufficientemente ampia e distante da boschi, aeroporti o edifici.
Il luogo ideale è uno spazio aperto senza alberi nel raggio di 100 metri.
Durante il lancio delle lanterne non deve esserci vento, in quanto oltre a rendere difficoltosa l’accensione potrebbe far compiere alla lanterna dei movimenti bruschi, facendola bruciare o facendola cadere in zone non previste. La lanterna, una volta in aria, non va persa di vista: bisogna seguire la traiettoria fino al suo completo spegnimento. Solo quando non ci sono più fiammelle ardenti è possibile lasciare la zona di lancio.
Un’accortezza da avere in fase di acquisto è quella di scegliere lanterne cinesi biodegradabili, in modo da non arrecare danni l’ambiente.
Far volare una lanterna cinese è semplice, bisogna però fare molta attenzione perché si tratta di un oggetto fragile e delicato che va usato con molta cautela.
Per evitare che non voli oppure spiacevoli incidenti è bene seguire una serie di accortezze durante il lancio:
La prima accortezza è non accendere mai una lanterna volante da solo. In compagnia non è solo più divertente ma è anche più sicuro.
La prima cosa da fare è togliere la lanterna dall’involucro in cui è confezionata, facendo attenzione a non danneggiare o strappare la leggera carta di cui è fatta.
Una volta scartata la lanterna volante bisogna assicurarsi che lo stoppino sia saldamente ancorato al suo posto.
Adesso è il momento di aprire la lanterna eliminando le pieghe che la carta ha formato.
Tenendo la carta distante, accendere lo stoppino, facendo attenzione a non bruciarsi le dita con la cera.
Il calore generato dallo stoppino che brucia inizierà a gonfiare la lanterna volante, che si riempirà dopo circa un minuto, è importante non rilasciare troppo presto la lanterna, che potrebbe cadere a terra ed incendiarsi.
Quando la lanterna è pronta inizierai a sentirla spingere verso l’alto, in quel momento potrai rilasciarla ed esprimere un desiderio.
In Italia non esiste una legge specifica che proibisce o disciplina l’utilizzo delle lanterne cinesi volanti, tuttavia vi sono una serie di normative regionali e ordinanze comunali che ne limitano o vietano l’utilizzo.
Si potrebbe inoltre applicare all’utilizzo delle lanterne cinesi l’art. 57 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza)
secondo il quale: “Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa”.
Per il loro utilizzo è dunque necessaria fare richiesta della licenza, presso gli uffici dell’autorità locale di pubblica sicurezza, che nei paesi privi di commissariato di Polizia di Stato è il Sindaco.
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