Il padre del giovane pugile dilettante di origine albanese ucciso nella notte tra sabato e domenica sceglie di farsi giustizia da solo contro i due bodyguard
Anzio: una scia di sangue e violenza si sta propagando a vista d’occhio e, dopo l’accoltellamento mortale del pugile dilettante di origine albanese Leonardo Muratovic, deceduto nella notte tra il 16 ed il 17 luglio (leggi qui) a finire in manette è non l’aggressore, ancora ricercato, ma il padre dell’ucciso, che, in un folle raptus omicida ha accoltellato senza remore due bodyguard che erano stati chiamati a testimoniare in commissariato sui fatti della sera precedente.
In prognosi riservata, per le ferite riportate, sono finiti quindi un 50enne ed un 30enne, accoltellati dal padre di Muratovic che non ha esitato a farsi giustizia da solo anche perchè non convinto dalle incongruenze dei racconti dei due alle autorità.
Un sabato notte di puro terrore che continua a funestare anche questa domenica di mezza estate, con il ferimento dei due bodyguard e un caso ancora irrisolto e una violenza perpetrata oggi proprio davanti al posto di polizia.
Tra le motivazioni addotte dall’uomo autore del ferimento c’è il fatto che i due buttafuori non avrebbero fatto tutto quello che potevano per proteggere suo figlio, una volta che questi si trovava fuori dalla Bodeguita, il locale portodanzese dove si sono svolti i fatti di cronaca nera.
Il padre di Muratovic è stato dunque arrestato dagli agenti di polizia e le indagini vanno avanti, si sta facendo di tutto per braccare ed assicurare alla giustizia l’uomo che ha accoltellato Leonardo. Non è ancora chiaro, e pertanto si battono tutte le piste, se la morte del ragazzo sia stata causata da un vero e proprio regolamento di conti o se sia stata una banale lite per futili motivi poi sfociata nella violenza più becera.
Nella giornata di domenica è inoltre trapelata la notizia che, per permettere di stabilire le esatte responsabilità del caso e stringere il cerchio sull’assassino di Leonardo Muratovic, il magistrato ha disposto il sequestro de “La Bodeguita”, il locale dove l’alterco fatale è avvenuto.
Il prossimo passo sarà dunque quello di completare tutti i rilievi del caso per concludere al più presto le indagini.
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