La turista è stata bloccata e poi denunciata per deturpamento e imbrattamento di cose di interesse storico e artistico
Ha preso un sassolino appuntito e con pazienza ha iniziato a scolpire uno spicchio del Colosseo: è così che una turista canadese di trent’anni sperava di consegnare all’eternità il suo passaggio a Roma. Con le iniziali della sua firma ben disegnate sul simbolo della Capitale e della nostra storia.
L’idea di ferire l’anfiteatro Flavio, però, potrebbe costarle cara. Una guardia giurata, infatti, l’ha bloccata e consegnata agli agenti del commissariato Celio intervenuti in breve tempo sul posto.
La turista una volta condotta in commissariato è stata denunciata con l’accusa di deturpamento e imbrattamento di cose di interesse storico e artistico.
Un paio di anni fa una quattordicenne aveva usato una forchetta per firmare la visita al Colosseo (leggi qui).
Sono almeno una cinquantina i visitatori che in dieci anni sono stati denunciati per aver cercato di rubare un frammenti di laterizi, smurandoli e infilandoli nello zaino, o di incidere scritte sul monumento con sassi, forchette, punteruoli e monete.
C’è il vandalo, insomma, che preferisce tornare a casa col souvenir e quello che punta a consegnare la sua firma sul monumento per entrare a far parte della sua eternità, immortalità, non importa se sfregiandolo.
Negli ultimi anni a detenere il record dello sfregio più grave un turista russo di 42 anni: nel novembre del 2014 aveva inciso una “K” alta 25 centimetri. Per lui, vista l’entità del danno, si era proceduto direttamente con l’arresto.
Tre anni fa una cittadina israeliana di 39 anni, invece, non ha resistito di fronte al desiderio di incidere le lettere “EIAAP”, in maiuscolo, ovvero le iniziali del suo nome e di quelle del marito e dei figli su un pilastro dell’anfiteatro.
Notata dal personale di vigilanza era stata poi denunciata alla procura dai carabinieri di Piazza Venezia. Si è scusata, ma l’ “incisione” è ancora là.
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