Covid, aumentano i casi nel Lazio e con essi le polmoniti conclamate: la situazione non può essere più gestita dai pronto soccorso
Dopo l’allarme lanciato con l’ultimo rapporto Simeu Lazio sulla crisi dei posti letto in un momento di piena ondata pandemica, la situazione resta preoccupante nelle sale d’emergenza dei pronto soccorso romani, dove sono attualmente ricoverati pazienti affetti da polmonite conclamata da SarsCov2, proprio a causa dell’assenza di posti nei reparti Covid. La situazione allo Spallanzani e al Grassi di Ostia.
Aumentano i dati del Covid nel Lazio (leggi qui), e con essi i casi di polmonite conclamata tra i pazienti affetti da SarsCov2, che andrebbero trattate in reparto e non nelle sale d’emergenza come sta invece accadendo.
L’allarme lanciato da Simeu Lazio nell’ultimo report (leggi qui), mostra quella che al momento è la difficile gestione della nuova emergenza allo Spallanzani, dove nonostante una capienza potenziale di trecento posti letto covid, gli effettivi restano limitati ad un numero di cento.
Ed anche all’Ospedale Grassi di Ostia la situazione ad oggi si presenta critica, con dieci malati di polmonite da Covid in attesa di ricovero. Tutto ciò mentre restano chiusi i privati (Città di Roma, ICC Casal Palocco ecc) che erano stati utilizzati nelle prime ondate di Covid.
Per il dilagare di polmoniti che vanno trattate in reparto e non nelle sale d’emergenza, il rischio è quindi di una paralisi dell’attività nei pronto soccorso, che richiederebbe ed anche con urgenza, la riattivazione dei posti letto Covid accreditati e nello Spallanzani.
Al momento le polmoniti da variante Omicron riguardano essenzialmente gli over 65 non vaccinati con quarta dose, ma stiamo attraversando un evidente ondata di nuovi casi, e sarebbe necessario correre ai ripari, mentre qualcosa che è forse spiegabile solo con motivazioni di bilancio economico, sta ostacolando a livello regionale questo tipo di azione.
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