Roma perde il “Principe della nera”: è morto Giorgio Lascaraky

Una vita per il giornalismo, se ne va a 96 anni un maestro per generazioni di giornalisti. Fino all’ultimo chiamava in Questura per fare “il giro di nera”

Giorgio Lascaraky

E’ stato un giornalista di razza che ha lavorato fino all’età di 90 anni. Eppure aveva iniziato giovanissimo, quando aveva appena 19 anni, subito dopo la fine della guerra. E per una vita ha raccontato Roma, nelle sue pieghe più oscure, quelle della Cronaca Nera.

Una vita per il giornalismo, se ne va a 96 anni un maestro per generazioni di giornalisti. Fino all’ultimo chiamava in Questura per fare “il giro di nera”

A 96 anni ci ha lasciato Giorgio Lascaraky, un giornalista d’altri tempi che ha amato la sua professione al punto di viverla fino all’età di 90 anni. Per tanti di noi è stato un maestro e un esempio, un punto di riferimento nella trattazione delle notizie dei crimini compiuti quotidianamente anche negli angoli più sperduti di Roma.

Nato nel 1926, Giorgio Lascaraky aveva iniziato l’attività giornalistica il 4 luglio del 1945 sulle pagine di Italia Libera. Successivamente era passato a Momento Sera, al Paese Sera e da qui, a partire dal 1954, a Il Tempo. Era quello che nel gergo giornalistico si definisce “il principe della nera” ovvero il professionista che sa tutto e ricorda personaggi ed episodi legati ai fatti di sangue e di crimine.

Puntuale ogni mattina si recava in via San Vitale a “presidiare” la sala stampa della Questura di Roma dove riusciva a intercettare qualsiasi notizia, anche le più riservate. Etica professionale e lealtà nei confronti delle fonti volevano che girasse al suo Capocronista dettagli, indiscrezioni, ipotesi investigative e particolari che facevano delle sue notizie veri scoop.

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Giorgio Lascaraky, a destra, saluta Gianni Letta, per decenni suo direttore a Il Tempo

Sei anni fa, all’età di 90 anni, aveva cessato di collaborare attivamente a Il Tempo ma non mancava di fare le sue telefonate ai responsabili dell’ufficio stampa per amicizia più che per piacere professionale.

Nel giorno di San Silvestro del 2009 l’allora Questore di Roma, Giuseppe Caruso, gli aveva consegnato una targa. «A un giornalista di razza, a una figura storica della cronaca Romana, Giorgio Lascaraky, un piccolo riconoscimento per la tua grande professionalità»: questa la dedica sulla targa ricevuta nell’occasione.

Tra i tanti messaggi di cordoglio apparsi sulla pagina social della figlia Flaminia anche quello di Maurizio Martinelli, volto noto del TG2 che a Il Tempo ha lavorato per diversi anni gomito a gomito con Giorgio Lascaraky. “Un’istituzione, mi dispiace” il suo commento. Un pensiero di cordoglio anche da Angelo Franceschi, a lungo fotografo di Repubblica.

Giorgio Lascaraky lascia due figli, Flaminia e Marco e tre nipoti, Arianna, Paloma e Olivia. A tutti loro porgiamo le condoglianze della nostra redazione.