La disgrazia in una piscina nel Parco degli Acquedotti durante la festa di compleanno di un diciottenne. La salma messa a disposizione dell'autorità giudiziaria
Dall’euforia allo shock per la morte di un amico: è finita nel modo più tragico una festa di compleanno organizzata a bordo piscina nella serata di 27 giugno in un centro sportivo all’interno del Parco degli Acquedotti. Un diciannovenne si è tuffato e non è più riemerso.
La vittima uno studente di origine cinese. Era stata invitata al party di uno studente che festeggiava il diciottesimo compleanno. A conclusione della festa, ormai a notte inoltrata, i ragazzi decidono di fare l’ultimo tuffo in piscina. Anche 19enne cinese si butta in acqua.
L’allarme scatta quando gli altri invitati non lo vedono riemergere. All’inizio pensano a uno scherzo. Invece era già morto, annegato, a fondo piscina. Tutti i tentativi di rianimarlo si sono rivelati inutili.
Il pm di turno della procura di Roma, Antonino Di Maio, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Il corpo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria e in giornata dovrebbe essere disposta l’autopsia. Solo l’esame autoptico potrà spiegare la causa dell’improvvisa morte.
Gli inquirenti intendono accertare se il giovane non sapesse nuotare o se l’improvvisa morte possa essere stata causata da un blocco della digestione, da un malore.
Sotto i riflettori in particolare la mancata vigilanza della piscina. Spetterà ai carabinieri della compagnia Casilina verificare se la struttura dovesse garantire la presente di un assistente ai bagnanti, considerata anche l’età degli ospiti, alcuni anche minorenni.
Intanto gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze dei familiari del ragazzo annegato ma anche degli invitati al party. Agli atti stanno confluendo pure i video registrati con gli smartphone dai partecipanti alla festa finita nel peggiore dei modi.
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