L'ortopedico del Sant'Eugenio aggredito in ambulatorio è dovuto ricorrere alle cure dei colleghi. Botte pure al San Giovanni
Medico ortopedico del Sant’Eugenio aggredito a calci e pugni da un paziente per aver difeso una infermiera. E’ accaduto all’ambulatorio di ortopedia dell’ospedale di piazzale dell’Umanesimo.
Stufo di aspettare il suo turno un paziente ha prima insultato una infermiera e poi picchiato l’ortopedico che si era permesso di intromettersi in difesa della collega. Per riportare all’ordine l’ambulatorio sono dovuti intervenire i carabinieri che, a fine intervento, hanno fatto scattare per il paziente la denuncia per lesioni.
Nel frattempo l’ortopedico è stato medicato al viso e al collo dai colleghi in servizio in pronto soccorso. Prognosi per la guarigione, sette giorni.
Al San Giovanni Addolorata insulti e spintoni ad un medico sono stati riservati da padre e figlio, infuriati perché ritenevano di non essere aggiornati sulle condizioni di salute di un loro parente ricoverato.
“L’utenza ha perso il rispetto nella figura del medico e dei tempi che la professione richiede” ha dichiarato Lucilla Boschero, Segretario Generale CISL Medici Lazio, commentando l’accaduto “L’aggressione fisica è l’acme di una serie di aggressioni verbali che si verificano con frequenza preoccupante”.
“Prima di tutto occorre che ci siano indicazioni serie da parte della Regione e che le Asl facciano le opportune valutazioni del rischio da violenza dei terzi su tutti i reparti, in particolare su quelli dove è previsto il contatto con il pubblico, come i servizi di emergenza e urgenza e gli ambulatori, in modo che possano esse intraprese delle misure di prevenzione e protezione adeguate” ha continuato la dottoressa Boschero.
“Quando si parla di misure di protezione ci si riferisce ad esempio alla barriere e alle telecamere che possono rappresentare dei validi elementi di deterrenza – ha aggiunto la sindacalista – Essenziale risulta poi l’attuazione di corsi di formazione diretta agli operatori su come approcciare l’utente aggressivo”.
Benedetto Magliozzi, segretario generale nazionale Cisl Medici, invece è tornato a chiedere strutture adeguate come il posto di Polizia fisso negli ospedali.
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