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Vi mostriamo la incredibile barriera corallina di Ostia (VIDEO)

Ostia, gorgonia rossa, una prateria di posidonia oceanica e centinaia di specie animali: lo spettacolo dell'Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno

E’ un bellissimo spettacolo sommerso, ma non per tutti, perché accessibile solo ai subacquei con un brevetto minimo avanzato. Ma intanto, grazie al video di copertina che ci è stato gentilmente concesso dalla guida sub esperta Sabrina Macchioni, possiamo mostrarvi e raccontarvi, le bellezze dell’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno gestita da Roma Natura, e da tutti ormai considerata “la Barriera corallina di Ostia”.

Ostia, gorgonia rossa, una prateria di posidonia oceanica e centinaia di specie animali: lo spettacolo sommerso dell’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno

E’ un patrimonio di biodiversità sconfinato, e si trova a circa 20 metri di profondità nel tratto di mare del litorale romano, che dista tra le 4 e le 7 miglia dalle spiagge di Ostia e Torvaianica, di fronte alla tenuta presidenziale di Castelporziano. Stiamo parlando dell’unica Area Marina Protetta italiana completamente sommersa, l‘Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, che dal 29 novembre 2000, il Ministero dell’Ambiente ha affidato alla gestione di RomaNatura.

Curiosi di conoscerne le caratteristiche attraverso gli occhi di chi ha il privilegio di immergersi in quel fondale tutti i giorni, abbiamo chiesto a Sabrina Macchioni, del Tor Paterno Blue Marlin Diving Porto di Roma di raccontarci com’è cambiato l’habitat di questo paradiso e più in generale del mare di Ostia: Sicuramente questi due anni di Covid, hanno aiutato la crescita di alcune specie tra cui le aragoste che prima si vedevano molto di rado, mentre oggi sono presenti e numerose. Ad essere aumentati tanto sono gli avvistamenti di molte altre specie, e tra queste ad esempio le Corvine, che sono pesci molto belli ed eleganti da osservare, e che per altro si lasciano avvicinare. Aumentate anche le Stelle Gorgone, Astrospartus che si ancorano sulla gorgonia, delle quali possiamo già contare almeno cinque esemplari che sono cresciuti”.

Foto di Leonardo Olmi

Oltre agli astici poi, avvistate di recente anche le aragoste. Ma la vera ricchezza delle Secche è un’altra, spiega Macchioni: “Una particolarità delle secche, legata naturalmente al fatto che lì è vietato l’ancoraggio e il transito a chi non è autorizzato, è una vasta distesa di Posidonia oceanica che è considerata un bio indicatore per la qualità delle acque marine costiere. Questa prateria ha un ruolo fondamentale nella produzione di ossigeno e ne libera nell’ambiente fino a venti litri al giorno“.

Nell’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, gestita e tutelata da RomaNatura, esiste un patrimonio di biodiversità con circa 700 specie appartenenti al regno marino: “Alcune specie animali sono oggettivamente aumentate, ma un’altra meraviglia per gli occhi è senza dubbio rappresentata dalle colonie di Celenterati – prosegue la Macchioni – in tal caso parliamo dei vicini parenti del corallo, come la bellissima Gorgonia rossa, e cioè è una gorgonia mediterranea della famiglia Plexauridae che ha la tipica forma a ventaglio. E’ grazie alla sua presenza che è stato azzardata ma neanche troppo, questa associazione con la barriera corallina che si trova ad esempio a Sharm el Sheikh o alle Maldive”.

Oltre alle Murene, ed esemplari di Gronco (pesce stanziale che trascorre la quasi totalità del suo tempo all’interno di cavità, grotte ed anfratti), Rana pescatrice ed Aquile di mare il fondale e le rocce sono rivestite di una ricchissima quantità di microrganismi quali flabelline e nudi-branchi:

“La presenza di ricciole enormi e tonni (leggi qui), è una cosa molto recente – aggiunge – Avvistati anche grossi Saraghi, Leccia stella, e sotto le boe di ormeggio anche la Stella Gorgone Astrospartus mediterraneus, e il pesce Balestra, una specie che prima non ci capitava di osservare“.

Nella foto di Patrick Doll il pesce balestra

Insomma in due terribili anni di Covid, un’annotazione positiva nel bollettino – una delle poche possibili – è proprio l’aumento della popolazione marina: “Il massimo è vederla in immersione, ma – garantisce la guida subcon il mare trasparente di quest’anno, anche chi non è attrezzato per immergersi può intravedere talvolta parte di queste meraviglie“.

L’Area Marina protetta delle Secche di Tor Paterno, è gestita da RomaNatura, l’Ente gestore delle Aree naturali protette del Comune di Roma.

Video di copertina di Sabrina Macchioni foto di Stefania Bidetti e Leonardo Olmi.

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