Roma, nascondeva una busta con 170 involucri di cocaina dietro a un cassonetto: arrestato

Tra i quartieri sottoposti alle verifiche - oltre al Quarticciolo, dove la cocaina era nascosta dietro ad un contenitore per i rifiuti - a Tor Bella Monaca e San Basilio, anche il Torrino

Roma. Continuano serrati i controlli da parte della Polizia di Stato: Quarticciolo, Tor Bella Monaca, Torrino e San Basilio le zone maggiormente attenzionate. Ancora 5 arrestati gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sequestrate cocaina e shaboo oltre a 3 mila euro in contanti.

Tra i quartieri sottoposti alle verifiche – oltre al Quarticciolo, dove la cocaina era nascosta dietro ad un contenitore per i rifiuti – a Tor Bella Monaca e San Basilio, anche il Torrino

Ci sono stati a seguito di queste verifiche 5 arresti di persone gravemente indiziate di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.  Sequestrate cocaina e shaboo  oltre a 3 mila euro in contanti.

Nell’ambito dei servizi mirati ai controlli nell’area del Quarticciolo, finalizzati a contrastare lo spaccio di stupefacenti ed i reati predatori, ieri mattina, 18 giugno i poliziotti del V Distretto Prenestino hanno arrestato, per detenzione a fini di spaccio, un 40enne sorpreso nell’atto di occultare una busta dietro un cassonetto in via Manfredonia nota piazza di spaccio della zona.

La perquisizione effettuata sul posto dagli agenti ha permesso di trovare e sequestrare nei pressi del cassonetto, 170 involucri di cocaina per un totale di 82 grammi. Inoltre addosso gli sono stati rinvenuti 420 euro in banconote di diverso taglio, nonché un foglio con su scritta l’attività di spaccio con nomi e cifre. L’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato condannato a 4 anni di reclusione, con divieto di dimora nel comune di Roma e 18 mila euro di multa.

Gli investigatori del VI distretto Casilino invece, durante un mirato servizio volto al contrasto dello spaccio di stupefacenti, in via Giovanni Battista Scozza, nota piazza di spaccio a Tor Bella Monaca, hanno arrestato un cittadino italiano di 19 anni. E’ stato notato dai poliziotti mentre cedeva della sostanza stupefacente ad un’altra persona, che poi si allontanava frettolosamente. Gli agenti quindi  hanno seguito il ragazzo, che accortosi della presenza della Polizia, è entrato all’interno di una palazzina cercando di occultare un involucro in un’intercapedine e di sbarazzarsi di altri involucri che aveva nelle tasche. Ormai scoperto, i poliziotti lo hanno perquisito sequestrando 160 euro in contanti. Recuperati anche gli  involucri gettati a terra in precedenza contenenti cocaina per circa 0.53 grammi; all’interno dell’intercapedine è stato recuperato un bilancino funzionante e l’ arresto è stato convalidato.

Inoltre gli agenti del IX distretto Esposizione, durante i servizi di controllo del territorio, hanno notato un’autovettura percorrere ad alta velocità via di Decima, immediatamente fermata con a bordo due fratelli di 41 e 36 anni di nazionalità filippina, questi si sono mostrati intolleranti al controllo, facendo insospettire gli agenti. Sottoposta a controllo, all’interno dell’autovettura i poliziotti hanno rinvenuto 3 dosi di “shaboo”, mentre nel marsupio indossato dal conducente, la somma in contanti di 2150 euro. Durante le perquisizioni domiciliari effettuate nell’abitazione dei due fratelli, sono stati rinvenuti, nel primo ulteriori 280 grammi di “shaboo” suddivisi in 14 involucri, bilancini e altro materiale per il confezionamento della sostanza mentre nell’altro, 12,72 grammi di “shaboo”,  bilancini e materiale per il confezionamento. Alla fine degli accertamenti di due fratelli sono stati arrestati e dopo la convalida dell’arresto è stata applicata per entrambi la misura degli arresti domiciliari.

 

Infine gli agenti del commissariato Porta Pia, invece hanno arrestato un cittadino italiano di 64 anni, sorpreso e controllato dagli agenti in via Michelangelo Tilli, zona San Basilio,  e trovato in possesso di 11,3 grammi di cocaina e 310 euro in contanti. Anche in questo caso arresto convalidato.

Ad ogni modo giova sempre ricordare che tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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