E’ rimasto per un po’ in bilico, agganciato su uno degli stemmi di Ponte Sisto, e poi si lasciato andare. Ci sono indagini in corso per capire cosa oggi, poco dopo le ore 14, abbia spinto un giovane a gettarsi nel vuoto, schiantandosi sulla base di uno dei pilastri dello storico Ponte di Roma, mentre squadre di soccorritori lo rassicuravano e organizzavano cordoni di sicurezza.
Per soccorrere il giovane – un venticinquenne di origine sudamericana – si sono mobilitati i vigili del fuoco con le autoscale e mezzi fluviali, ma anche degli agenti di polizia di Stato che con parole pacate hanno cercato a lungo di rassicurarlo, spingendolo a non compiere gesti estremi.
Purtroppo, però, è stato tutto inutile. Mentre sul lungotevere si radunavano centinaia di curiosi il giovane è precipitato. Non è chiaro perché si sia lanciato volutamente andare o perché dopo essere rimasto in bilico a lungo sulla bordatura dello stemma del ponte sia scivolato.
Sono stati gli specialisti del Saf alla fine a recuperare il ferito, a stabilizzarlo, caricarlo su una barella ed affidarlo a un ambulanza, nel frattempo arrivata sul posto. Il ragazzo è stato poi ricoverato al San Camillo, purtroppo, in prognosi riservata.
Col passare delle ore le condizioni del ferito sono rimaste gravi. Il giovane non ha riportato, infatti, solo fratture ma anche gravi ferite provocate dalle bottiglie di vetro abbandonate o lanciate sotto al Ponte.
Se il giovane fosse scivolato nel Tevere l’epilogo sarebbe stato tutt’altro. I soccorritori erano scesi anche in acqua e lo avrebbero messo subito in salvo. Il giovane invece è finito su uno dei basamenti del Ponte dove, nell’impatto, ha dovuto fare i conti anche col degrado.
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