Pioggia di consensi social per il post commemorativo dello storico scudetto del 2001, pubblicato dal capitano giallorosso nel giorno dell'anniversario
Il 17 giugno non sarà mai un giorno qualunque per i milioni di tifosi giallorossi. Proprio oggi cade, come ogni anno, l’anniversario dello scudetto del 2001 e al riguardo non si è fatto attendere il commento social, con tanto di foto pubblicata su instagram, da parte del capitano della Roma per eccellenza, il “Pupone” Francesco Totti, che quel tricolore lo vinse da grandissimo protagonista sul campo, facendo trionfare il team di Fabio Capello.
Una foto che rimarrà scolpita per sempre nella memoria dei fans della Lupa Capitolina, quella che ritrae Totti togliersi la maglia e restare a torso nudo dopo aver segnato il gol del vantaggio iniziale contro il Parma, al portiere forse più grande dell’ultimo trentennio, il mitico Gianlugi Buffon.
Sono tantissimi, davvero un “diluvio virtuale” di likes, di commenti commossi ed entusasti, di emoticon e di cuoricini sparsi sotto a questo post fatto dal più grande numero 10 della storia della Roma e d’Italia, per ricordare degnamente quella giornata che consegnò ai romani il terzo titolo nazionale della loro storia iniziata nel 1927.
E, se mai ce ne fosse bisogno, tutto questo affetto si riversa ancora oggi in blocco innalzando Totti, una volta di più, a numero 1 incontrastato degli aficionados della Lupa.
Totti ha espresso in modo sintetico ed indelebile la sua gioia, accompagnando il post in questione con la parola “Indimenticabile” seguita da due cuori, uno giallo e uno rosso, quelli della squadra di cui è simbolo eterno.
Quel pomeriggio assolatissimo di metà giugno di 21 anni fa, la Roma di “Don Fabio” Capello vinse in casa, allo stadio Olimpico, il terzo tricolore della sua storia battendo i crociati per 3 a 1 grazie alle reti di Francesco Totti, Vincenzo Montella e Gabriel Omar Batistuta, uno degli attacchi probabilmente più forti e prolifici che la società con base a Trigoria abbia mai avuto, se non il più forte.
In una partita senza storia, i gialloblù ducali di Ulivieri, pur avendo tra le loro fila campionissimi pluridecorati come i campioni del Mondo Fabio Cannavaro, Lilian Thuram e Buffon stesso – per una difesa di ferro – fecero poco più che da sparring partner, perché la ferocia e la determinazione agonistica dei ragazzi di Capello incanalò subito la sfida verso la Capitale.
Un match senza storia, con gli emiliani che non avevano più nulla da chiedere al campionato di serie A, mentre la Roma con una vittoria si sarebbe laureata campione d’Italia, cosa che avvenne in pompa magna, senza se e senza ma.
Uno scudetto strameritato, ottenuto vincendo a tutte le latitudini in giro per l’Italia, incarnando una squadra che all’epoca, oltre un ventennio fa, era davvero tra le più forti compagini calcistiche del vecchio continente e tuttora un vero e proprio dream team ricordato con affetto da tutti i tifosi, non solo romanisti, capace di imporre sempre un gioco frizzante e concreto al tempo stesso, tipico del suo condottiero in panchina, l’uomo di Pieris, Capello.
Roma-Parma 3-1
Roma (3-4-1-2): Antonioli; Zebina (20′ st Mangone), Samuel, Zago; Cafu, Tommasi, Emerson, Candela; Totti; Batistuta (35′ st Delvecchio), Montella (35′ st Nakata) – A disposizione: Lupatelli, Guigou, Di Francesco, Cristiano Zanetti. Allenatore: Fabio Capello
Parma (3-4-1-2): Buffon; Paolo Cannavaro, Thuram, Fabio Cannavaro; Sartor (8′ st Marcio Amoroso), Sensini, Almeyda (30′ st Benarrivo), Falsini; Fuser (12′ st Boghossian); Di Vaio, Savo Milosevic – A disposizione: Guardalben, Banguoura, Mboma. Allenatore: Renzo Ulivieri
Arbitro: Stefano Braschi della sezione Aia di Prato.
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