Peste suina, scatta la strage dei cinghiali: ok per abbatterne 50mila

cinghiali nel parcheggio

Raddoppiare complessivamente la consistenza numerica degli abbattimenti previsti nei piani di selezione della stagione 2021-2022. E’ quanto prevede il piano Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nella regione Lazio.

Dei 75mila cinghiali del Lazio ne verranno abbattuti 50mila. Gli esemplari quindi verranno ridotti di un terzo. Salgono a 32 i casi di peste suina

I dati regionali documentano che nel corso nelle attività venatoria della stagione 2021-2022 sono stati abbattuti circa 25.000 esemplari su una popolazione di circa 75.000 esemplari.
Intanto altri cinque cinghiali sono risultati positivi al virus della peste suina africana. Salgono a 32 così i casi accertati.

A renderlo noto l’assessorato regionale alla Sanità, a seguito dei contagi accertati dall’Istituto Zooprofilattico. Si tratta di carcasse che si trovavano all’interno della zona perimetrata.

“Con la delibera di domani viene rispettato l’impegno indicato dal Prefetto di Roma nelle linee di indirizzo – aveva anticipato ieri l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato – nelle aree naturali protette regionali deve esser raggiunto il target minimo di 200 prelievi di selezione in 30 giorni e lo stesso obiettivo al di fuori delle aree protette regionali”.

Cifre che sono già state comunicate nei giorni scorsi, mentre il via agli abbattimenti dovrebbe scattare venerdì 17 giugno. “Nel Lazio il numero stimato della popolazione dei cinghiali è di circa 75 mila, eccessivo e al di fuori di un corretto equilibrio” ha fatto sapere D’Amato.

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