Primi arrivi di megayacht nel porto ma a causa del conflitto inutile aspettarsi lo sbarco dei magnati russi
Batte bandiera maltese il primo megayacht della stagione 2022 che ha attraccato al porto di Ostia. In assenza dei magnati russi, che si sono visti sequestrare le loro lussuose motonavi, quest’anno i curiosi dovranno “accontentarsi” di imbarcazioni dalle dimensioni più ridotte o di passeggeri meno vistosi ma comunque abbastanza danarosi.
Si chiama Sea Huntress il maxi yacht che da ieri, lunedì 13 giugno, è all’ormeggio all’interno della marina di Ostia. Si tratta di una motonave costruita nel 1997, lunga 56 metri, battente bandiera maltese e in grado di ospitare un massimo di 10 ospiti. Si tratta, dunque, di uno yacht piuttosto esclusivo, impiegato per viaggi charter, che la compagnia di noleggio assicura particolarmente adatto per i bambini oltre per chi ama lo sport (una palestra dotatissima a bordo) l’idromassaggio sul ponte, aria condizionata e wifi a bordo.
Un viaggio costa 236mila dollari a settimana. Quello ormeggiato a Ostia viene dal Golfo di Juan in Francia dove è transitato dopo essere passato per Gibilterra provenendo da Amsterdam.
Nella notte si è ormeggiato a poche centinaia di metri dalla riva di Ostia Ponente, fuori dal porto, anche lo yacht Albula (vecchio nome Turmoil) battente bandiera jamaicana. Il superyacht, costruito nel 2006, è lungo 64 metri e può accogliere 12 ospiti oltre all’equipaggio composto da 13 persone.
Il proprietario del megayacht è il miliardario statunitense Robert Brockman, CEO della società di software Reynolds e Reynolds. Il riccone americano ha affrontato vicissitudini legali perché accusato di aver nascosto al fisco due miliardi di dollari in società offshore. Brockman si è dichiarato non colpevole e ha affermato che non può più essere processato perché ha la demenza.
Brockman vive con sua moglie Dorothy in una grande villa a Houston e chissà che con la signora non abbia deciso di fare tappa a Roma per dare una sbirciatina alle sue bellezze.