I fatti risalgono al 2014 e l'imputato è stato assolto con formla piena
Roma: una bruttissima storia di violenza sugli animali ha avuto il proprio epilogo con l’assoluzione dell’imputato. Un uomo di 44 anni ha preso a bastonate il proprio cane malmenandolo a casa propria fino a far riecheggiare i suoi guaiti, che sono stati uditi dai residenti, al quartiere tuscolano, in zona Lucio Sestio.
I fatti risalgono addirittura al 2014 e soltanto l’intervento dell’inquilino del piano sottostante ha salvato per un pelo l’animale.
Poi il padrone è stato processato, ma il proprietario del cane, un romano, è stato assolto dal tribunale di Roma, ravvisando nella condotta dell’uomo un comportamento duro ma non crudele. Pertanto c’è stata l’assoluzione perché il fatto non sussiste.
Percosso con un manico di scopa, il cagnolino, un cucciolo, aveva riportato numerose ferite.
Nel giugno 2014 l’intervento dell’inquilino del secondo piano ha impedito la carneficina messa in atto, almeno stando all’accusa, da parte del romano residente al quarto piano di via Tarquinio Collatino.
Era stato svegliato in piena notte tutto il vicinato, per il trambusto e i guaiti di dolore del cane.
L’assalitore ha aperto la porta all’uomo che viveva due piani più sotto con la mano sanguinante per i colpi inferti. Poi è giunta la polizia del commissariato Tuscolano che l’ha trovato ancora sotto shock, nonostante l’assalitore fosse lui.
Poi, nel tempo, durante la ricostruzione della Procura è emerso che il proprietario ha fatto di tutto per riavere il suo cane, e le buoni condizioni in cui l’animale versava hanno poi indotto il giudice ad assolvere l’imputato con formula piena.
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