Jacopo, bagnino dello stabilimento “Er Corsaro” nel comune di Tarquinia, ha rischiato la vita per riportare in spiaggia un ragazzo di 18 anni, che si era tuffato in mare nonostante la bandiera rossa e stava affogando.
Terminato il difficile salvataggio Jacopo si è sentito male, stremato dalla fatica ed è stato portato all’ospedale San Paolo in codice azzurro: i medici gli hanno dato due giorni di prognosi, e una nuova visita dal cardiologo la prossima settimana.
Il 26enne civitavecchiese era al terzo intervento consecutivo, ma non ci ha pensato due volte a prestare soccorso al ragazzo che era in difficoltà a causa del mare mosso.
Dopo l’intervento il bagnino è stato portato in ospedale per accertamenti
Dopo l’intervento Jacopo ha avuto momenti di difficoltà: non sentiva più le gambe e ha avuto dei giramenti di testa. È stato quindi necessario quindi l’intervento dell’ambulanza che lo ha portato all’ospedale San Paolo. Ora, Jacopo sta bene, anche se il ricordo di quei momenti è ancora forte.
Il racconto e l’amarezza del bagnino Jacopo Vandini
“Mi hanno detto che il giovane, che a fatica ho tirato fuori dall’acqua, giocava a calcio mentre io venivo portato via con l’ambulanza ma non mi interessa. Non mi ha ringraziato né lui, né genitori ammesso che abbiano saputo ciò che è successo. Sono soddisfatto di quello che ho fatto – ha raccontato Jacopo, che lancia due appelli.
“Il primo è quello di educare i giovani: ad una certa età si sentono onnipotenti, ma devono rispettare le regole, evitando di mettere a rischio la loro vita e quella degli altri. E poi al sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi: deve prevedere dei bagnini sulle spiagge libere di Sant’Agostino. Solo così si possono evitare tragedie, perché solo quelli degli stabilimenti sono pochi”.
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