Fiumicino accoglie otto nuovi prodotti che sono stati fregiati del marchio Deco.
Fiumicino accoglie otto nuovi prodotti che sono stati fregiati del marchio Deco. Il risotto alla pescatora, la minestra broccoli e arzilla, gli spaghetti con le telline, la pizza alla marinara con alici fresche, la birra agricola, il Pinolo di Fregene, la Caciotta Palidoro e la Sagra della Tellina.
“Dopo l’inserimento della Tellina di Passoscuro e del Cannolicchio, qualche anno fa – spiega Antonelli -, abbiamo riattivato la commissione Deco. composta da ristoratori, esperti di tipicità del territorio, rappresentanti del mondo del commercio, che ha esaminato le richieste presentate approvando l’iscrizione di altre otto tipicità del territorio”.
Per ognuno di questi prodotti, ricette o eventi, è stata presentata una richiesta documentata. Per la Sagra della tellina, la richiesta è arrivata dalla Pro Loco di Passoscuro, per la birra agricola dal birrificio Podere 676 di Testa di Lepre, per la caciotta Palidoro dall’azienda Salvucci di Palidoro, appunto, per il pinolo di Fregene da Pinus Pinea. I piatti, invece, sono stati inseriti grazie alle ricette preparate da Periferia Iodata, rispettando le tipicità della nostra tradizione e dei nostri prodotti locali. La ricetta della pizza, ad esempio, è quella già pluripremiata di Sancho.
“Ogni prodotto è legato ad un disciplinare e i piatti accompagnati da ricette codificate che chiunque voglia fregiarsi del marchio Deco è tenuto a rispettare rigorosamente – spiega Antonelli -. Un lavoro che abbiamo fatto in collaborazione con l’associazione di ristoratori “Periferia Iodata” guidata dallo chef stellato Gianfranco Pascucci e con la quale abbiamo già avviato un lavoro di collaborazione per promuovere e valorizzare il meglio che questo territorio offre. Una promozione che passa dalla consapevolezza che unire le eccellenze della ristorazione e quelle dei produttori è la via maestra per essere noi stessi i migliori sponsor della nostra città”.
Per scoprire le ricette dei prodotti Deco (clicca qui). “Tutti i ristoratori che lo richiederanno potranno fregiarsi del marchio Deco proponendo ai loro clienti, ad esempio, il risotto alla pescatora – conclude Antonelli -. Dovranno attenersi alla ricetta inserita nel disciplinare. La Commissione si attiverà per assicurarsi che il marchio non venga utilizzato in modo inappropriato, ma che ne vengano rispettate le regole. De.C.O è un marchio sinonimo di cura, di tipicità, di territorio, di tradizione: deve essere un motivo di vanto per chi lo usa e attrazione e garanzia per coloro che vengono nei nostri locali a degustare questi piatti”.
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