A Guidonia Montecelio sono chiamati al voto 68mila elettori: 4 i candidati a sindaco, 484 alla carica di consigliere
Quattro candidati a sindaco e 484 aspiranti consiglieri comunali. Guidonia Montecelio, la città più grande della provincia dopo Roma – 92mila abitanti e più di 68mila elettori – si presenta all’appuntamento elettorale del 12 giugno con meno entusiasmo rispetto al 2017.
Cinque anni fa a contendersi la poltrona più importante della Città dell’Aria – fondata da Mussolini – furono dieci candidati. Il sindaco uscente Michel Barbet – grillino, guidoniano di adozione e origini francesi – ha scelto comunque di concorre, ma da consigliere. Scelta già ventilata al momento dell’ingresso in maggioranza del Pd, per oltre 4 anni sugli scranni dell’opposizione.
I candidati a sindaco sono sostenuti complessivamente da 22 liste: Alberto Cuccuru (4 liste: Articolo 1, Pd, Con Alberto e M5S), Mauro Lombardo (7 liste: ConSenso Civico, Città Nuova, Polo Civico, Civici, Il Biplano, L’Onda e Guidonia Montecelio domani) Alfonso Masini (4 liste: Lega, Tradizioni e Sviluppo Masini Sindaco, Fratelli d’Italia e Forza Italia) e Claudio Zarro (Colleverde in Comune, Una Nuova Storia, In Comune per Zarro, Guidonia Montecelio Rinasce, Villanova La Botte Rinasce, Essere Guidonia Montecelio e Movimento Giovani).
Centrosinistra e fronte grillino sostengono l’avvocato cassazionista Alberto Cuccuru: 50 anni, sposato e padre di tre figlie, è un penalista specializzato in diritto d’impresa. Scout sin da adolescente, ha proseguito il suo impegno nel Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) di cui dall’anno scorso è segretario regionale.
Il “Nuovo polo civico”, il cartello di civiche che cinque anni mancò per poco il ballottaggio, punta su un altro avvocato, Mauro Lombardo: cinquant’anni, appassionato di politica sin da giovanissimo (Msi, poi in An e nel Pdl, da 15 anni senza tessere), sposato, tre figli. Assessore nel 2000, vicesindaco con delega a Sport e Trasporti con la prima amministrazione Rubeis. Nel 2010 lascia per un’esperienza manageriale all’Atac. Dal 2016 coadiutore del Garante dei diritti dei detenuti del Lazio, stesso anno in cui inizia a lavorare ad un progetto fuori dai partiti fondando “Il Biplano”.
Il centrodestra ha scelto Alfonso Masini: 72 anni, sposato e padre di due figlie, 40 di esperienza ai vertici burocratici del Palazzo comunale a cui approda con una formazione umanistica: laureato in Lettere classiche con tesi in Storia romana. Esperto in monete antiche, è consulente del nucleo Tutela patrimonio culturale dei carabinieri e per un periodo è stato professore di Storia della numismatica romana alla “Liberà facoltà di Scienze turistiche” di Caserta. Politicamente d’area moderata, da qualche anno in Forza Italia.
Punta su un’altra coalizione di liste civiche, “Uniti in Comune”, Claudio Zarro: 37 anni, sposato, un figlio, capotreno sulla Roma-Lido, entrato in Consiglio cinque anni fa con il M5S lasciato nel gennaio 2020 passando all’opposizione. Sottolinea una “età media dei candidati di 37 anni e l’attenzione speciale per i giovani”.
Le operazioni di votazione, sia per le consultazioni elettorali sia per quelle contestuali referendarie, si svolgeranno nella sola giornata di domenica 12 giugno, dalle ore 7 alle ore 23. Al termine del voto si procederà prima allo scrutinio delle schede votate per ciascun referendum e successivamente, dalle ore 14 del lunedì 13 giugno, alle operazioni di scrutinio per le amministrative.
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