Sulla tomba di Alfredino disegnate una serie di svastiche. Sabato a Garbatella, invece, l'inaugurazione di un enorme murales dedicato al bambino di Vermicino morto nel pozzo
Una serie di svastiche sulla lapide del bambino simbolo di una delle più grandi tragedie e sconfitte italiane. Al cimitero del Verano è stata profanata la tomba di Alfredino Rampi, il bimbo di sei anni che morì cadendo in un pozzo a Vermicino il 13 giugno 1981 e che nonostante tutti gli sforzi nessuno riuscì a salvare.
La lapide della sepoltura del bimbo al cimitero Verano è stata imbrattata con decine di svastiche disegnate con un pennarello indelebile.
Proprio sabato scorso, 28 maggio, nel quartiere della Garbatella, era stato inaugurato un murales dedicato ad Alfredino (leggi qui). E’ stato realizzato con una raccolta di fondi.
I carabinieri della stazione di San Lorenzo ieri hanno effettuato un sopralluogo al Verano e effettuato dei rilievi sulla tomba. Ora i controlli si sono spostati sui sistemi di videosorveglianza.
Tra i primi a commentare la notizia dell’atto vandalico l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato: “La più ferma condanna alla vile profanazione”, ha detto.
“Una notizia – ha aggiunto – che mai avremmo voluto leggere e che indigna profondamente. Mi auguro che al più presto i colpevoli vengano individuati dalle forze dell’ordine”.
Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida si è schierato contro l’imbrattamento della tomba di Alfredino.
“È un gravissimo, ingiustificato e incomprensibile atto”, ha dichiarato, “E’ inquietante che il cimitero monumentale del Verano possa essere oggetto di atti vandalici ma ancora di più contro la sepoltura di un bambino innocente simbolo di una tragedia nazionale che colpì le coscienze e i cuori di tutti gli italiani”.
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