Dalle prime ore di questa mattina i Pendolari si sono riuniti in un presidio sotto le finestre dell'Assessorato alla Mobilità e trasporti del Comune di Roma
Roma-Lido: il giorno della manifestazione è arrivato e puntuali – loro lo sono -, i Pendolari della Roma-Lido con numerosi sostenitori della causa condivisa, si sono radunati di fronte all’Assessorato alla Mobilità e Trasporti del Comune di Roma, aspettando di ottenere un riscontro alle richieste alla base della protesta odierna, tra queste “Due treni della metro A subito”.
Dalle 9,30 di oggi, i pendolari si sono riuniti come stabilito nei giorni scorsi, sotto le finestre di Via Capitan Bavastro, per dire un basta compatto alla situazione del servizio precario e malconcio che contraddistingue la linea Roma-Lido degli ultimi anni, ma paradossalmente peggiorato negli ultimi tempi, nonostante le numerose promesse di un rafforzamento del servizio con più treni e soprattutto adeguati.
Per tutti coloro che pur volendo non hanno potuto partecipare al presidio di oggi, condividiamo il video arrivato mezz’ora fa con l’intervento di un rappresentante del Comitato dei Pendolari, in cui sono chiare le intenzioni da oggi, se all’ennesima richiesta non verrà dato seguito:
“Dovrebbero mettersi da parte e fare posto a qualcun altro – dichiarano -. Questi hanno dimostrato di essere incapaci. L’Assessore Patanè non lo sappiamo perchè è arrivato da poco, ma in sei mesi non ha fatto granché. Però gli altri dopo anni e anni ci hanno ridotto con le pezze. La cosa più di buon senso quindi e glielo abbiamo detto in faccia è che si facessero da parte. Qualcuno diceva il prossimo anno ci saranno le elezioni, ma noi siamo un Comitato non siamo un partito né mai lo saremo. Quello che facciamo e che faremo prima delle elezioni è convocare tutti i candidati e mettere a confronto i loro propositi sul tema della Roma-Lido. Però – aggiungono – forse stavolta faremo qualcosa di più, perchè se la situazione non cambia, noi non faremo propaganda elettorale per qualcuno, bensì contro i responsabili di questa sciagura”.
Intanto alle 11,30 circa, ancora nessuno degli uffici competenti si è affacciato per accettare un confronto con i manifestanti. Tutte le motivazioni della protesta in questo articolo (leggi qui).
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