Roma-Lido: i Pendolari della Roma-Lido tornano in piazza, e ancora una volta con delle precise richieste per tamponare l’annosa questione di un servizio ferroviario monco e poco affidabile: due treni perfettamente funzionanti, da spostare subito dalla metro A sulla linea che collega Roma al suo mare.
Questo è il preciso scopo, tra le varie, che il Comitato Pendolari e chiunque si senta parte lesa in questa tribolata vicenda di trasporto pubblico, si è prefissato per il prossimo Sit-in del 27 maggio. Un presidio al grido di “2 treni della metro subito”, organizzato a partire dalle 9,30, sotto l’Assessorato alla Mobilità di via Capitan Bavastro, numero 94.
Roma, nuovo presidio sotto l’Assessorato alla Mobilità. Pendolari Roma-Lido: “La buona fede accordata non c’è più. Vogliamo due treni in perfette condizioni”
Nonostante le pressioni esercitate dal Comitato Pendolari e dall’opinione pubblica, la situazione sulla Roma Lido continua ad essere drammatica. Dalla scarsa considerazione dall’assessore Patané, di quelle che potevano essere delle decisioni giuste indicate dai pendolari già dallo scorso anno, come ad esempio lo storno di due treni dalla Metro A, fino ad una mancanza di risposte e riscontri dal sindaco Gualtieri alle diverse sollecitazioni, i cittadini sono sempre più stanchi di rimpalli, date provvisorie e pochi fatti concreti e risolutivi.
“E’ evidente che la scelta di questi signori è quella di far trascorrere il tempo senza fare niente per poi eventualmente argomentare che è troppo tardi – spiegano i Pendolari -. Tutte le chiacchiere sulle manutenzioni e sui risultati che avrebbero apportato si sono rivelate inutili: la cruda realtà è sotto gli occhi di chiunque voglia capire e i guasti sono all’ordine del giorno, come ben noto e come riporta la stampa” (Leggi qui).
Oggi, come quando è stato svolto il primo presidio dell’anno, il risultato da ottenere non sarà certo quello di una porta chiusa o dell’incuranza delle Istituzioni:
“La buona fede che avevamo accordato all’assessore Patané non c’è più, la sua negligenza lo pone al livello del suo equivalente regionale Alessandri – aggiunge il Comitato – che in quasi cinque anni non è stato in grado neppure di mantenere il servizio ai livelli precedenti, anzi, lo ha lasciato sprofondare. Riteniamo necessario perciò aumentare la pressione sull’assessore comunale, che è il vero snodo della situazione attuale, per costringerlo a concedere i due treni”.
Per questo motivo, il Comitato Pendolari e chiunque voglia far sentire la propria voce per rimarcare il proprio diritto ad un servizio di trasporto dignitoso e funzionante, potrà unirsi al presidio organizzato sotto le finestre dell’assessorato in via Capitan Bavastro, il prossimo venerdì 27 maggio dalle 9,30 in poi:
“Sarà un Sit-in per gridare la nostra rabbia e richiedere con forza l’unica soluzione percorribile, contro l’inerzia e la non volontà, incomprensibile e colpevole: due treni da Champions League e non da campionato di serie C, per fare un paragone calcistico – spiega Roberto Spigai dei Pendolari – da stornare alla metro A, che li ha in perfette condizioni”.
Due treni dunque, ma solo per tamponare la situazione a dir poco disastrosa del servizio, che un giorno si e l’altro pure, produce sempre più “vittime” dei ritardi o dei treni guasti, come la recente interruzione del servizio per un calo di corrente, ed altre storie che non abbiamo mai smesso di raccontare quasi quotidianamente, a proposito di questa linea ferroviaria.
“il 1 luglio 2022 o 4 luglio o 15, dovrebbe avvenire il famoso “cambio rotta”, con controllo diretto delle ferrovie concesse con Astral e Cotral, ma con le stesse persone, gli stessi strumenti, gli stessi lavori, ed un cronoprogramma con tempi e date molto generiche o assenti, per altro non firmato da Alessandri, e che sembra quindi più un catalogo delle promesse. E all’approssimarsi di questa date, come quasi sempre accade, viene fuori qualche conferenza stampa come altre si sono già tenute, con tante promesse. E chissà se stavolta parleranno di altre ferrovie o se riusciranno ad adattare e spostare a spese della regione Lazio due treni sulla nostra linea?”
La situazione oggi è ancora quella di 4 treni che girano, di cui uno MA200, (lo zoppo) e inaffidabile che ha mollato la gente a Vitinia, protagonista di tanti altri episodi disastrosi per gli utenti.
“Oltre a ciò non si capisce quando cambieranno i binari, i pali della luce e le sottostazioni elettriche annunciate da 5 anni. Ora dovranno farli per forza altrimenti questi 180 milioni di euro li perderanno. L’altra incognita è legata a quando arriveranno gli altri treni, e non si sa nemmeno se il 31 dicembre o a marzo 2023 si chiuderanno i lavori”.
Però intanto loro sembrano capaci di annunciano il futuro, che non ha niente di realmente diverso dal passato.
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Roma-Lido: “Inserire due treni in più prima della fine dello smart working”